AS Roma

Nuova Pelle, stessa idea: prima la Roma

A Cagliari Pellegrini sarà ancora titolare: ha conquistato Gasperini e la cosa è reciproca

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
05 Dicembre 2025 - 06:00

Inizio agosto, Inghilterra. Esterno, giorno. Gian Piero Gasperini annuncia, anche pubblicamente, il suo criterio per la gestione del ruolo di capitano della Roma deponendo, di fatto, Lorenzo Pellegrini che, nel frattempo, il ritiro inglese lo osserva da lontano, impegnato nel suo percorso riabilitativo dall’infortunio rimediato a maggio. Inizio dicembre, Trigoria. Interno, notte. Gian Piero Gasperini, nel suo ufficio, studia l’undici da schierare domenica in Sardegna, per l’importante sfida contro il Cagliari e, tra i tanti dubbi di formazione lì davanti, oltre a Matias Soulé ha una nuova certezza: Lorenzo Pellegrini.

Da corpo estraneo a inaspettato protagonista, ci sarà anche chi a fare il giro del mondo ci ha  messo 80 giorni ma, di sicuro, il mondo romanista Pellegrini l’ha ribaltato in questi quattro mesi. Eppure, parliamo dello stesso giocatore e della stessa stagione. In estate, il suo destino sembrava ormai segnato, con la società pronta ad ascoltare e accettare a qualsiasi offerta (anche bassa, come quella arrivata dal West Ham) pur di concludere in anticipo un rapporto lungo, intenso e bello, ma comunque ormai arrivato al capolinea. Così sembrava, appunto, visto che questi quattro mesi hanno spostato settimana dopo settimana la stazione d’arrivo un po’ più in là, fino a fine stagione.

Già, perché neanche il mercato di gennaio sembra destinato a far separare le strade di Pellegrini e la Roma. Almeno queste sono le intenzioni di Lorenzo, che non ha voglia di sentir cantare altre sirene (a Napoli Conte lo apprezza da tempo) e nella sua testa ha già deciso che chiuderà la stagione nella Capitale. Dopo un inizio complicato e a distanza, Pellegrini e Gasperini si sono conosciuti, studiati e piaciuti. Lorenzo è calcisticamente innamorato del tecnico di Grugliasco e sa che deve a lui, e al suo staff, una condizione atletica come forse non aveva mai avuto prima. La stima è reciproca, tanto che Gasp a Cagliari lo schiererà per la decima volta da titolare.

Non da centrocampista, come inizialmente Gian Piero considerava il numero 7, ma più avanzato, in quel ruolo che non è stato coperto dal mercato prima e da Bailey poi, visti i continui stop fisici. E questa fiducia, Lorenzo la sta ripagando, senza fermarsi stavolta all’ormai solita perla nel derby, ma raccogliendo prestazioni e contributi lì in avanti (3 gol e 1 assist, numeri positivi in un attacco piuttosto sterile). Una nuova Pelle per Lorenzo, che si gode al presente, aspettando di capire cosa gli riserverà il futuro.

Per il momento, nessuno da Trigoria ha chiamato il suo entourage per proporre un rinnovo il che, col contratto in scadenza a giugno, farebbe dedurre un addio vicino. Ma da qui a sei mesi chissà quante cose ancora potranno cambiare e Ranieri stesso aveva confermato che a decidere «sarà il campo». Certo ad altre cifre, ma con la stessa idea: prima la Roma. 

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