AUDIO - Stramaccioni: "Gasperini sta lavorando sulla mentalità della squadra. A Dybala serve continuità"
Il commentatore Dazn a Radio Romanista: "La Roma ha 27 punti, secondo me ha perso delle partite che non meritava di perdere soprattutto riferendomi a Milan, Inter e Torino"
(GETTY IMAGES)
Il commentatore Dazn e allenatore Andrea Stramaccioni è intervenuto ai microfoni di Radio Romanista durante la trasmissione "Primo Tempo". Tante le tematiche toccate: da Roma-Napoli alla crescita dei giallorossi.
Queste le sue dichiarazioni:
Tu facevi fare il vaccino antinfluenzale ai giocatori?
"Era una cosa di competenza dell'area medica. Non è facile alle volte mettere d'accordo tutti, soprattutto quelli che vengono da culture diverse ma questa è responsabilità dell'area medica. Poi per non giocare con la febbre devi avere 39 o 40, sono quelle teorie non scritte".
Su Dybala.
"Dybala ha bisogno di lavorare perché è un giocatore straordinario ma non riesce a trovare continuità. Se guardi la partita con il Napoli, la Roma trova due occasioni nitide con due giocate incredibili sue, di cui una visionaria. La Roma con un attacco che sappiamo mancare di qualcosina ha bisogno della sua continuità, come quella di Bailey, che al momento non è stato mai palpabile".
Si ha la sensazione che mancano dei giocatori fondamentali. Secondo te è la classica situazione in cui non si può che migliorare?
"La mia sensazione è di un involucro pronto a un salto di qualità. Io rovescio la prospettiva: la Roma ha 27 punti, secondo me ha perso delle partite che non meritava di perdere soprattutto riferendomi a Milan, Inter e Torino. Il Napoli ha fatto un primo tempo importante. Se tu rovesci la situazione e si danno al Mister quello che lui richiede, la Roma potrebbe ispirare ragionamenti ambiziosi. La rovescio, la vedo come una cosa molto positiva".
Sulla prestazione con il Napoli: c'è chi pensa che gli avversari siano stati superiori e chi pensa che il gap rispetto agli anni precedenti sia ridotto.
"Io prendo un pezzettino di tutte e due. Vero che la sensazione è che la Roma sia stata a tratti dominante contro Milan e Inter, nei primi 30' e nel secondo tempo per intensità e questo va preso per capire quanto la Roma sia cresciuta di personalità. Con il Napoli, il primo tempo è l'unico su sei in cui ho visto una squadra mettere in grande difficoltà la Roma, che non è riuscita a mettere in atto il suo gioco. La Roma è stata sfortunata perché nessuno si aspettava un Napoli così aggressivo. Il Napoli ha fatto la Roma: ti è venuto a prendere altissimo, ha creato dei duelli. Io non ho mai visto Koné così in difficoltà. Io avevo Gasperini dietro di me e lui era indemoniato e la chiave di lettura, perché in situazioni così quando non hai l'allenatore è drammatico. Non hai la presa, la velocità di un consiglio in una situazione del genere. La Roma ha preso gol in una situazione di "piccola disorganizzazione". Nel secondo tempo, quando il Mister ha messo le mani, è stata un'altra partita, perché la Roma domina il gioco. Quindi, è vero che il primo tempo del Napoli è stato superiore ma in una situazione in cui Gasperini era squalificato, anche per un pizzico di ingenuità perché lo conosco da tempo e lo stimo, ma è verissimo che il gap non è più quello di prima. Napoli e Inter hanno qualcosina in più rispetto alle altre, forse 51-49% per i nerazzurri. La Roma è la squadra che ha il possesso palla medio più alto della Serie A, all'Olimpico il Napoli nel primo tempo fa il 62%. Questo è emblematico".
Esiste un piano B nelle squadre di Gasperini? Ci può essere quella volta in cui pressare alto porta svantaggi e si può fare qualcosa di diverso?
"Si, lui ha due modi e mezzo. Il primo è pressare uomo su uomo e l'altro è quello in cui lui battezza un giocatore avversario a cui lascia tempo e spazio e sul quale partono le scalate in avanti. Poi ci sono momenti conservativi, parlando di Roma-Napoli, non si ha mai avuto la sensazione di una squadra sbilanciata. Contro l'Inter sul gol di Bonny, Barella ha tempo di guardare e muoversi e quello forse è un errore di Ndicka. Contro Milan e Napoli il tutto nasce da una situazione in cui la Roma è sbilanciata. Su questo il Mister lo ha anche detto in conferenza stampa, sono situazioni diverse".
Io non ho mai visto un Gasperini non pressare alto.
"Lui sta lavorando sulla mentalità della Roma, sta seminando e lo sta facendo bene. Non so se ricordi Roma-Atalanta dello scorso anno sul gol di Zaniolo, l'Atalanta giocò una partita molto attenta. Ci sono delle partite in cui la squadra ha preso il suo DNA. Ma io lo capisco da allenatore, perché la Roma deve assorbire un'identità, credo che difficilmente vedremo una Roma che dal 1' cambia pelle. Poi puoi contrattare sulla profondità di questo ma è ovvio che se hai una mentalità offensiva allora parliamo di equilibri ed è quello su cui lui si è arrabbiato.
Cosa si fa con Ferguson?
"Ferguson è un giocatore che ha bisogno di qualche minuto in più in campo. Si tratta di un giocatore "pesante". Io avevo ipotizzato che sarebbe rimasto qualche minuto in più con il Napoli perché quando si abbassano le difese è difficile creare nel campionato italiano. Con i piccolini, Guardiola ce lo insegna, secondo me il centravanti serve. Lui ha bisogno di qualche minuto in più, non è quello che dalla panchina te la risolve, è un giocatore che fa reparto, giovane, non è mai stato un super goleador. Poi io dico sempre: 'Date due attaccanti a Gasperini e poi vediamo' (ride, ndr). Gasperini ha cambiato 8 attaccanti. Gasperini viene dall'Atalanta di Zapata, Ilicic e Gomez. Tra infortuni e quadrature è difficile trovare quadrature: l'unico certo è Soulé".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PRECEDENTE