Gasperini: "Siamo in crescita. Bailey deve trovare la giusta condizione"
Il tecnico giallorosso: "Dybala sta molto bene, così come tutta la squadra. Abbiamo un'ottima base in difesa e a centrocampo, stiamo recuperando anche in attacco"
(GETTY IMAGES)
Al termine della sfida vinta col Parma, Gian Piero Gasperini ha parlato a Sky Sport.
Tanti cambi durante la partita, ha avuto un gran da fare!
"Abbiamo avuto difficoltà nella prima mezz'ora, indubbiamente. Molto per merito del Parma e anche per demerito nostro, evidentemente alcune cose non sono ancora abbastanza chiare. Poi nel secondo tempo abbiamo trovato il gol, abbiamo fatto meglio anche se il gol nel finale ha lasciato un po' d'amaro in bocca".
C'è sempre una base atletica ottima che esce fuori, anche quando si soffre. Dybala sta molto bene.
"Mi fa piacere, sta molto bene come tutto il resto della squadra. Anche moralmente, è una squadra che sta bene. Abbiamo sviluppato delle buone trame e tenuto il gioco, siamo in crescita".
Il secondo tempo della Roma è una delle prove migliori in stagione. Ogni partite esce fuori un difensore che fa gol...
"Oggi sicuramente bene. Il fatto di aver spostato Mancini sul centro destra ci ha dato una grande spinta, Hermoso dall'altra parte ha maggiore propensione a uscire e giocare. Ndicka centralmente molto positivo. Loro 3 possiamo alternarli a seconda della partita e degli avversari, questa duttilità - vale pure per Celik - è una grande dote. C'è una base molto positiva e molto forte, come anche per il centrocampo. Ora stiamo crescendo anche in attacco, penso a Dybala e Soulé".
Cosa deve trovare invece Bailey?
"Deve trovare la condizione. È un ragazzo che abbiamo buttato in campo precocemente, ha bisogno di una o due settimane in più. Ha giocato spezzoni con l'Inter e Plzen, magari non ha recuperato bene dal Sassuolo. Non era il solito Bailey che sprinta e che va veloce, probabilmente saremmo andati incontro a dei rischi, e ho preferito sostituirlo".
Gasperini in conferenza stampa
La scelta di mettere subito Bailey in campo era dovuta al gioco del Parma? Pensava di non dare punti di riferimento?
“Volevamo giocare con Bailey, Dybala e Soulé, quindi su tecnica, scambi, società. Ma mi è parso che Bailey non avesse recuperato da Sassuolo, aveva difficoltà nell’essere frizzante e veloce. Ho preferito El Aynaoui e Cristante avanzato”.
Però aveva scelto Ferguson… Magari poteva mettere Dovbyk per caratteristiche simili…
“No, c’erano sempre tre giocatori offensivi in campo. Non è importante la statura, così come la fisicità. Nel secondo tempo ci siamo sistemati con due attaccanti un po’ più larghi. Giriamo sempre attraverso queste scelte, se giocare con un uomo dietro le punte o due uomini dietro una punta”.
Lei ha fatto sempre giocare bene gli attaccanti.
“La squadra sta crescendo anche sul piano del gioco. Abbiamo faticato nei primi 30’; a volte, quando entriamo, o non sono abbastanza chiaro, o i giocatori non conoscono bene gli avversari. È fondamentale conoscerli. Appena ci mettiamo a posto e prendiamo le misure, diventiamo più tosti, più difficili da superare. Nel secondo tempo soprattutto, per il Parma c’era poca possibilità di uscita e di gioco. Se si riesce ad avere questa continuità, il gol lo si fa”.
L’ultima volta ha detto di voler sperimentare in campo. Oggi, dopo queste due gare, che cosa ha capito?
“Le trame di gioco. Anche dopo il gol ci sono state belle azioni, noi giochiamo spesso con squadre chiuse e siamo stati molto
bravi con squadre aperte. Ma dobbiamo essere bravi a partire da dietro. Mancini è stato bravo, Hermoso ci ha dato una bella spinta. Se i difensori impostano bene, gli attaccanti possono segnare. La squadra sta avendo più soluzioni: si può giocare con Cristante, con una terza punta… È sicuramente un bel momento”.
Oggi abbiamo notato una difficoltà nel tiro dalla media distanza. Non abbiamo grandi tiratori: Cerezo si fermava e calciava in allenamento. Allenate questo elemento? E c’è l’umiltà di allenarlo?
“Allenarlo è fondamentale, anche per chi calcia molto bene, come Dybala. In alcuni periodi è più forte o preciso. Poi ci sono caratteristiche ben definite. Potrei allenarmi 24 ore al giorno sul rovescio… ma non sarei bravo, magari, come Mangiante! (ride, ndr)”.
Su Cristante? Come si è evoluto?
“È tornato indietro, è felicissimo! (ride, ndr) Gli piace, è un giocatore evoluto, sa giocare ovunque. Per lui, dopo aver giocato anche in difesa, ritornare a 7-8 anni fa è bello. A volte dover cambiare, anche nel lavoro, può aiutare a dare qualcosa in più”.
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