AS Roma

Ozer para pure l’entusiasmo, bucato l’esordio casalingo

L’arrivo all’Olimpico dei 61.561 ritardato dal traffico pomeridiano. La Sud dopo la sconfitta: «Noi non ti lasceremo mai»

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
03 Ottobre 2025 - 07:00

Il traffico romano di un normale giovedì autunnale (il primo vero giorno senza caldo in città) ritarda il riempimento dell’Olimpico. L’atmosfera, insolita, viene accentuata dall’aria e dalla protesta dei gruppi organizzati che, dopo aver toccato la gara di domenica scorsa contro il Verona, impatta anche sull’esordio casalingo di coppa. Primo quarto d’ora di silenzio, con un settore ospite di per sé vivace che prende ancor più coraggio dopo il gol di Haraldsson al 6’, e “pezze” girate in segno di vicinanza ai 13 arrestati in attesa di giudizio in Francia.

Al quarto d’ora, la Sud inizia la sua partita, mentre tutto intorno il blu dei seggiolini dello stadio lascia spazio al nero dei giubotti, sovrastato dal giallorosso delle sciarpe dei 61.561 presenti. In campo, però, la Roma fatica a reagire con convinzione allo svantaggio iniziale. Aumentano i minuti sul cronometro del signor Lambrechts e, con loro, i decibel del tifo, aiutato forse dal tramonto ormai passato, che restituisce alla gara il fascino delle serate europee all’Olimpico. Mandi nega il pareggio a El Aynaoui, nel preludio dell’intervallo.

Al ritorno dagli spogliatoi si cambia lato e la Roma attacca verso la Sud, attratta dal suo moto d’amore. «E facci un gol» viene quasi esaudito dopo 10 minuti, quando di testa su corner Ferguson sfiora il palo lungo della porta difesa da Ozer. La spizzata dell’irlandese, però, rimane a lungo l’unico vero squillo della Roma, che col passare dei minuti si allunga, sbilanciandosi, e rischia.
Poi Ozer para tre rigori, due a Dovbyk e uno a Soulé, smorzando la spinta dell’Olimpico. Arriva la sconfitta e una certezza: «Noi non ti lasceremo mai», canta la Sud a fine partita.

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