AS Roma

Le reti in rosa? Una questione di qualità

L'Inter e il Napoli hanno tanta più polvere in canna. La Roma è sotto a Juventus e Bologna, ma sopra al Milan

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
17 Settembre 2025 - 06:00

In principio fu Mourinho, poi Ranieri, adesso a fare i conti con i «profili» dei giocatori è Gian Piero Gasperini. «Tutto dipenderà da quanto riusciremo a essere forti in attacco», parole e musica del tecnico di Grugliasco, pronunciate in terra britannica durante il ritiro e, con la speranza ancora aperta di rafforzare il reparto offensivo. Da allora è arrivato solo Bailey, che però si è fermato dopo mezza seduta di allenamento per un problema muscolare. Già, l’attacco, la quota gol, tanto casa a Gasp, uno che è riuscito a stupire il mondo con giocatori certo non di primissimo piano, facendoli rendere oltre i propri limiti e facendo crescere i loro numeri, specie per quanto concerne la zona gol. 

«La Roma non segna», è il nuovo ritornello nelle radio e sui media, decisamente supportato dalla cronaca. Non lo fa neanche con il mago del gol Gasperini in panchina, o non ancora. La Roma, come vi abbiamo raccontato numeri alla mano nei giorni scorsi è in crisi da questo punto di vista dalla stagione 2021-2022, la prima intera della gestione Friedkin (nell’estate 2020 gli americani sono montati in sella in corso di mercato estivo e hanno assunto Tiago Pinto solo nel gennaio 2021). Da quella stagione ad oggi “solo” 232 gol in campionato, gli stessi della Juventus, tra le big le più indietro nella classifica dei numeri offensivi (l’Inter ha segnato ben 100 reti in più, 332, al secondo posto gli altri nerazzurri dell’Atalanta con 287 gol, 281 dei quali proprio sotto la gestione di Gian Piero Gasperini. Poi Milan (274 reti), Napoli (271), Lazio (251) e Fiorentina (235).

Una volta studiate le squadre, studiamo i giocatori: i famosi profili di cui parlarono José e Sir Claudio. Nel dettaglio infatti è sempre l’Inter (1.005) a dominare anche la classifica dei gol portati in dote dall’attuale rosa, seppur al fotofinish con il Napoli (1.002). Il dato è riferito alle reti realizzate da ogni calciatore dell’organico in competizioni professionistiche per club (escluse quindi le giovanili e le nazionali). A seguire la Juventus, con 920 reti. Le stesse del Bologna, su cui però un peso fuori misura lo apporta Immobile con le sue 304, tutte realizzate con altri club. Poi arriva la Roma, quinta tra le big con 795 reti in rosa: ben 125 in meno del podio e a 210 dalla vetta. I giallorossi staccano di 7 gol l’organico della Fiorentina (ma anche qui c’è un Immobile e si chiama Edin Dzeko, l’uomo che ha più gol in tutta la Serie A: 370 di cui uno solo in viola). A seguire la Lazio, con 701 reti, impoverita dalle perdite di calciatori come il nuovo attaccante del Bologna, Milinkovic Savic e Luis Alberto, l’Atalanta con 637 (Krstovic guida la classifica con 101 reti in carriera) e, sorprendentemente, il Milan, il cui più prolifico giocatore è il nuovo acquisto Nkunku con 99 reti. 
Su queste cifre c’è un’indubbia l’influenza dell’età dei calciatori, delle presenze e dei periodi di prolificità durante le carriere, tutto ciò quindi che “fa” il profilo. Nella Roma, ad esempio, il re del gol è Dybala (195 reti, di cui 42 da quando è romanista), seguito da Dovbyk (131) e El Shaarawy (107, che ad esempio, complice anche qualche cambiamento di ruolo, ha ridotto la sua media gol a 0,19 in giallorosso rispetto allo 0,26 con il Milan). 

Il raffronto tra i profili di marcatori della rosa con le altre big fa registrare un discreto gap: tra le squadre che sono sopra alla Roma i primi 5 migliori realizzatori dell’Inter portano ai nerazzurri 650 gol, che diventano 691 per quelli del Napoli e 601 della Juventus. La Roma è ferma a quota 574 tra Dybala, Dovbyk, El Shaarawy, Bailey e Pellegrini con la sua top five, che tra l’altro al momento non vede nessuno dei cinque per motivi diversi tra i titolarissimi. Inter e Napoli giocano un po' un "campionato a parte" avendo in dote tante segnature anche da centrocampisti e difensori. A Gasperini, dunque, con il materiale che ha, il compito quanto meno di far accrescere il più possibile i numeri dei suoi attaccanti. Attendendo le prossime sessioni di mercato con profili sempre più prolifici.

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