AS Roma

Evanti tutta, Ferguson

Le prime due uscite stagionali hanno confermato tutto il potenziale dell’irlandese. Gasperini ci crede e ci sta lavorando duramente: le gerarchie sono chiare, sarà lui il titolare

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Andrea Di Carlo
01 Settembre 2025 - 20:35

La cura nelle cose la si vede dai piccoli particolari, dal tempo che si dedica e ai modi con i quali si accompagna. E la cura con la quale Gian Piero Gasperini sta lavorando su Evan Ferguson è un fattore abbastanza evidente. A lui ha regalato il primo abbraccio dopo la vittoria contro il Bologna, a lui ha regalato un buffetto pieno d’affetto dopo l’assist per Soulé a Pisa, ma l’irlandese è stato anche oggetto di tanti consigli e rimproveri, distribuiti nel corso delle sfide: carota e bastone, così è convinto di poter trarre il meglio da lui e farlo tornare ai tempi in cui in Premier League lo consideravano un attaccante da 100 milioni di sterline.

Gasp ci crede

Un potenziale ancora da mostrare, alcune piccole migliorie sono ancora richieste per brillare al massimo: «Deve crescere sul piano atletico, forse patisce anche il clima, lui che viene dal nord. Quando crescerà sulla profondità, lo sprint, i movimenti possa diventare ancora più forte». E in quel “ancora più forte” c’è tutto il gradimento di Gasperini, che sa di avere sotto mano un talento puro, ma ancora grezzo. Lavorandoci con costanza e impegno sa di potersi costruire in casa il suo centravanti ideale: le potenzialità ci sono tutte, sta a lui ora sfruttare la cura Gasperini per consolidarsi e mettere la Roma nelle condizioni di ragionare sul serio sul riscatto, fissato a 35 milioni di euro, che scatterà a giugno quando da poco avrà compiuto 21 anni.

Nuove gerarchie

L’occasione è importante, Ferguson lo sa ed è il motivo per il quale ha scelto con entusiasmo l’offerta della Roma. Ma lo scenario iniziale (giocarsi il posto con Dovbyk) è anche cambiato dopo le ultime vicende di mercato, che il campo ha già confermato: è lui il titolare per Gasperini, anche se il termine “titolare” nell’era dei cinque cambi può risuonare abbastanza forzato. Ma l’ex Brighton sa di poter contare sulla piena stima del tecnico e questo farà tutta la differenza del mondo. 

Da domani inizierà un periodo ancor più determinante, perché la concorrenza interna di Dovbyk diventerà un enorme stimolo per l’irlandese. Ma prima ci sarà spazio per dedicarsi alla sua famiglia: nella giornata di giovedì Evan ha perso il perso il nonno paterno, Fergie, al quale era molto legato. Mercoledì mattina a Rush, piccola località non troppo lontana da Dublino, presso la St Maur’s Catholic Church, parteciperà ai funerali insieme a mamma Sarah e papà Barry, ex calciatore professionista ritiratosi nel 2008, prima di tornare a disposizione dell’Irlanda, con la quale ha già iniziato a preparare la gare di sabato contro l’Ungheria. Un bacio al cielo, poi mente e cuore torneranno solo sul campo

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