Ferguson parte subito in quarta
Evan debutta con quattro reti. Di Dybala, El Aynaoui, Celik, Baldanzi e Arena gli altri centri

(GETTY IMAGES)
Poker servito. Si è presentato così Evan Ferguson, a poco più di 24 ore dalle sue prime parole da romanista e al debutto con i colori della Capitale addosso. Quattro gol in un’ora di gioco, mettendo in mostra un repertorio che per un attaccante meglio non potrebbe essere assortito: colpo di testa, fisicità, opportunismo, tecnica sopraffina. Certo, il test non era dei più probanti. Ma se l’amichevole con l’UniPomezia presentava motivi di interesse, uno dei principali consisteva senz’altro nella prima visione dell’ultimo arrivato alla corte di Gasperini. La gara - disputata fra le mura amiche di Trigoria, a porte aperte esclusivamente alla stampa e giocata con le maglie da allenamento - come da copione non ha avuto storia fin dalle battute iniziali. Troppo ampia la disparità di categorie fra le due squadre, con gli avversari partecipanti al prossimo campionato di Serie D, esattamente come il primo sparring partner prestagionale, quel Trastevere travolto 14-0. Questa volta la Roma si è fermata a nove reti (sempre senza subirne), pur avendo almeno altrettante occasioni per rendere la goleada ancora più larga. Ma col risultato che ancora conta davvero poco, le indicazioni per il tecnico sono arrivate dallo stato di forma di un gruppo che appare già in una discreta fase di brillantezza. Anche se poi la conferma è attesa dai prossimi impegni, ben più complessi, a partire da quello di domani con il Kaiserslautern.
Sotto gli occhi vigili del ds Massara e dell’ex giallorosso (ma anche suo allievo al Genoa) Perotti, Gasperini ha optato per qualche novità rispetto alla prima uscita prestagionale. Davanti a Svilar dal primo minuto hanno trovato spazio Hermoso e Rensch ai fianchi di Mancini, la cerniera di centrocampo è stata affidata a Cristante e Koné, mentre sulle fasce l’ex allenatore atalantino ha optato per una soluzione iper-offensiva, con El Shaarawy a destra e Soulé sul versante opposto. In presenza di un centravanti di ruolo, Dybala è tornato sulla trequarti insieme con Pisilli e ovviamente a fare il terminale ci ha pensato Ferguson. Con successo fin dall’8’ minuto, quando l’irlandese ha sbloccato il match di testa sfruttando al meglio un cross al bacio da corner proprio della Joya. L’intesa fra i due - fisiologicamente non testata dagli allenamenti - è parsa naturale e lo stesso Nicolò si è mostrato a proprio agio vicino alla coppia. Tanto che dopo la doppietta di Evan (il 2-0 con aggancio di pregevolissima fattura e portiere battuto in uscita su lancio lungo di Cristante), le reti che hanno chiuso il primo tempo sul 4-0 sono state frutto di combinazioni fra i componenti del reparto: prima grazie alla deviazione sotto misura del centravanti su tiro proprio di Pisilli, poi l’assist di Ferguson ha trovato il velo dello stesso ragazzo cresciuto nel vivaio e il piazzato vincente di Paulo nell’angolo lontano.
Dopo i primi cambi e il debutto anche dell’altro nuovo acquisto El Ayanoui, la ripresa è stata aperta da un altro numero di alta scuola dell’ex Brighton, che ha fatto perno sul piede d’appoggio per girarsi in piena area, buggerare due malcapitati difensori avversari e siglando il 5-0 poco prima di uscire. Con lui sono andati fuori gli altri reduci del primo tempo e hanno trovato modo di mettersi in luce diversi giovani: da Cherubini a Romano fino al classe 2009 Arena, appena arrivato da Pescara e subito protagonista, autore del 9-0 finale. Di El Ayanoui, Celik e Baldanzi le altre firme. Poi una piccola sosta coi tifosi fuori dai cancelli del Bernardini per Pellegrini e Mancini, in attesa del primo bagno di folla casalingo: il 31, al Tre Fontane contro il Cannes .
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