La maglia da riempire
Dopo aver salutato Riyadh Season, che rimarrà ma non come main sponsor, la Roma tratta su più fronti per altri contratti. Stake solo in stand by, Toyota aumenta l’impegno

(AS ROMA)
Vi piace la nuova maglia della Roma, “pulita” e senza sponsor al centro del petto? Allora sbrigatevi a comprarla, perché la speranza (mista a convinzione) dentro Trigoria è quella di riuscire a riempirla il prima possibile. Al di là dell’eterna e irrisolvibile diatriba dialettica tra i puristi delle divise da gioco e chi invece guarda al futuro, o per meglio dire all’attualità, di un mondo del calcio in continuo sviluppo, anche commerciale, è ovvio che una società del livello della Roma, nel 2025, debba fare di tutto per cercare partnership redditizie e aiutare così il proprio bilancio. E questo stanno provando a fare i dirigenti preposti dentro al Fulvio Bernardini, con diverse trattative in essere per nuove sponsorizzazioni, a ogni livello: dal main sponsor (quello al centro della maglia, per intenderci) al rinnovo di accordi pregressi, magari di minore impatto (sia visivo che finanziario), ma è comunque la somma a fare il totale, quindi ogni nuovo contratto è sempre ben accetto.
Arabia mi senti?
Partendo da chi c’era, è in scadenza l’accordo biennale da 25 milioni di euro firmato tra la Roma e Riyadh Season nell’ottobre del 2023. Il tramite della sponsorizzazione araba, all’epoca, era stata l’ormai ex Ceo romanista Lina Souloukou. Nonostante l’assenza della dirigente greca, ora impegnata nel Nottingham Forrest con Marinakis (qua e là c’è serenità, ma non a Nottingham, canterebbe il gallo di Robin Hood), i discorsi tra la Roma e Riyadh non si sono interrotti del tutto. È in corso, infatti, una trattativa, ben avviata, per ridisegnare e prolungare la partnership, non più come main sponsor, ma senza lasciar andar via del tutto il marchio saudita.
Stake oggi no, domani forse
Nelle settimane passate vi avevamo raccontato poi di contatti tra il club di Trigoria e la Stake, colosso del betting, presente già al centro delle maglie dell’Everton (di proprietà dei Friedkin). La trattativa non è affatto saltata, ma le parti dovranno aggiornarsi più avanti. Contrariamente a quanto avevamo scritto qualche giorno fa, la Stake è già entrata formalmente nel mercato italiano, acquisendo la licenza per operare da IdealBet, di proprietà ora di Stake Italy Srl. L’azienda, però, attende di poter lavorare in autonomia anche col proprio marchio e il proprio sito internet. Un passaggio, fondamentale al fine di un piano di sponsorizzazione in Italia, che dovrebbe concretizzarsi a settembre, tempistica che permetterebbe a Stake e Roma di sedersi di nuovo al tavolo per lo sleeve sponsor (sulla manica), con cifre vicine ai 6 milioni di euro per un accordo pluriennale.
Tra nuovi arrivi e rinnovi
Diversi, come detto, i discorsi in essere per portare sulla maglia della Roma un nuovo main sponsor. Nel recente passato c’è stato un contatto con ITA Airways, ma non sono da escludere ulteriori piste che portano a compagnie aeree sempre attive nel mondo delle sponsorizzazioni sportive. Confermati gli accordi “interni”, perché legati al Friedkin Group, con Toyota e Auberge Resorts Collection. L’azienda di automobili, già presente sulle divise da allenamento della Roma, è pronta a legare altri marchi del suo gruppo al club giallorosso, mentre la catena di alberghi di lusso, che da poco ha inaugurato una sua sede a Firenze (dove Gasperini ha incontrato i Friedkin), sarà confermata come back sponsor delle maglie disegnate da Adidas (che prepara già le divise della stagione 2026/27). Presto l’annuncio anche dei rinnovi con Q8 e Idealista, nella categoria dei “centurion partners”. Venghino signori venghino.
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