Il racconto della stagione di Mancini: il baluardo della Roma
In campionato salta solo una partita: uno dei più continui in una squadra partita male e poi rinata con Ranieri

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La prossima stagione sarà la settima in giallorosso: questo basta per far capire l’importanza di Gianluca Mancini per questa squadra. Maturato molto negli ultimi anni, soprattutto dal punto di vista caratteriale e sempre pronto a battagliare in campo, in campionato ha saltato solo una partita per squalifica ed è stato uno dei più continui in una Roma che è partita male ma che è poi rinata con l’arrivo di Ranieri.
La stagione parte con De Rossi in panchina e Mancini gioca tutti i minuti delle prime quattro partite, fino a Genova, gara in cui gioca con la fascia al braccio senza sbavature (6 in pagella per “Il Romanista”) ma l’1-1 porta al clamoroso esonero di DDR. L’arrivo di Juric non comporta cambiamenti al centrale toscano, che gioca 90’ nel 3-0 contro l’Udinese e altrettanti da Capitano in Europa League nell’1-1 contro l’Athletic. Scende in campo per 58’ nella vittoria contro il Venezia e rimane in panchina nella sconfitta di Europa League contro l’Elfsborg. Resta poi in campo nelle successive due partite per 90’ contro Monza e Inter. Salta poi la gara contro la Dinamo Kiev per influenza e torna in Campionato per 45’ nella disfatta di Firenze. Gioca le successive quattro gare per intero, anche l’ultima di Juric contro il Bologna, persa 2-3, in cui gioca male (4,5 per “Il Romanista”), ma serve un assist ad El Shaarawy. La Roma sprofonda negli abissi.
L’arrivo di Ranieri porta ad una gestione globale della rosa, partita dopo partita, ma Mancini è sempre il punto nevralgico della Roma: 88’ contro il Napoli, 90’ contro il Tottenham e altri 90’ contro l’Atalanta. La cura di Sir Claudio comincia a farsi sentire e il difensore firma la sua prima rete stagionale contro il Lecce nel 4-1 dell’Olimpico e gioca tutta la gara nel 3-0 contro il Braga. Nella sfida di Como resta in campo solo 28’ ma dalla gara contro il Parma in poi, contribuisce al decollo della Roma in campionato, giocando tutti i minuti disponibili delle otto gare successive e servendo un assist nella sfida di Europa League contro l’Eintracht (7 in pagella per “Il Romanista). Gioca da protagonista anche nel doppio confronto contro il Porto e in mezzo alle due partite europee scende in campo per 45’ nella vittoria di Parma per 0-1. Da lì in poi salta solo la gara contro l’Empoli per squalifica e poi gioca tutti i minuti rimanenti in stagione, sia in campionato che in Europa League, trovando una rete nell’ultima gara casalinga contro il Milan (8 in pagella per “Il Romanista”).
Chiude la stagione 2024/2025 con 46 presenze complessive e 3 reti, per un totale di 3954’ complessivi (3144’ in campionato e 810’ in Europa League), saltando solo una gara in campionato. Rimedia otto ammonizioni ma non viene mai espulso, a fronte dell’incredibile crescita caratteriale avuta. Sette anni dopo la prima esperienza di Bergamo, Gasperini ritroverà un Mancini più maturo, pronto a lottare su ogni palla e a contribuire alla creazione di un nuovo ciclo, in cui l’obiettivo è creare una Roma forte e dominante.
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