Massara all'opera: weekend con il morto, poi si compra
A caccia di plusvalenze, il direttore sportivo cerca offerte per Angeliño e Shomurodov. De Cuyper bloccato

(GETTY IMAGES)
Lo vendo o non lo vendo. Questa la margherita che sfoglia Frederic Massara, durante le sue giornate nell’ufficio di Trigoria, dove è rientrato da una settimana e dove lavora praticamente senza sosta. L’obiettivo ormai è noto: generare plusvalenze per circa 15 milioni entro lunedì, preferibilmente senza toccare pezzi pregiati della rosa descrizione che, nel caso specifico, risponde al nome di Evan Ndicka.
La volontà della Roma, infatti, è quella di chiudere il bilancio in linea con le richieste della Uefa, ma senza svendere l’ivoriano, cosa inevitabile considerando l’esigenza imminente. Le squadre interessate a Ndicka non mancano, ma nessuno al momento vuole accontentare la valutazione da 40 milioni che ne fa la società, nemmeno in Premier League, dove l’ex Eintracht andrebbe volentieri (mentre Evan non sembra intenzionato ad andare al Marsiglia, nel suggestivo scambio con Ismael Koné messo in piedi da alcuni intermediari, senza però la piena convinzione dei due club coinvolti).
E quindi le manovre per cedere si stanno concentrando ancora sugli altri elementi della squadra in uscita, su tutti: Angeliño, Paredes e Shomurodov. Lo spagnolo è considerato sacrificabile, ormai non è un segreto, tanto è vero che Florent Ghisolfi a inizio giugno l’aveva ceduto all’Al-Hilal per 23 milioni più bonus (cifra che avrebbe messo la Roma al riparo da ogni tipo di rimostranza da parte della Uefa), salvo doversi arrendere alla pressione dei tifosi arabi sul club saudita, che alla fine sta prendendo Theo Hernandez dal Milan. Il profilo del numero 3, però, piace anche all’Al-Nassr e ad alcuni club di Premier (il Sunderland di Ghisolfi su tutti). Angeliño era stato proposto anche all’Atletico Madrid che, però, in queste ore ha accelerato per Ruggeri dell’Atalanta. Riscattato dal Lipsia per 5 milioni, il valore residuo a bilancio di Angeliño è di circa 3,7 milioni, con una valutazione intorno ai 20 milioni di euro: proprio per questo è il candidato numero uno per lasciare Trigoria.
Chi sembra sul piede di partenza è Leandro Paredes. Il 16 ha definito l’accordo con il Boca Juniors per un ritorno a casa e dall’Argentina sono sicuri che, dopo essere usciti dal Mondiale per Club, la società di Buenos Aires sia pronta a esercitare la clausola rescissoria, versando nelle casse della Roma 3,5 milioni di euro. Qualora la formalità del suo trasferimento dovesse arrivare nelle prossime ore, Massara potrebbe segnare a bilancio circa 2 milioni di plusvalenza.
Per quanto riguarda Shomurodov, invece, la manifestazione d’interesse della Cremonese (che segue anche Darboe) non si è concretizzata in un’offerta per il momento. Eldor, però, pesa ancora per circa 5 milioni a bilancio e a Trigoria sanno che sarà complicato incassare più di 6 o 7 milioni per il suo cartellino. Infine, chiudendo il discorso cessioni, il ds romanista lavora anche alle uscite di alcuni giovani come Pagano (vicino al prestito al Padova) e Cherubini.
Chiusa la parentesi 30 giugno, il mercato della Roma entrerà nella sua seconda fase, quella in cui Massara proverà a regalare a Gasperini almeno due volti nuovi entro il raduno fissato per il 13 luglio. Il club ha l’accordo con De Cuyper, pronto a sostituire Angeliño sulla fascia sinistra. L’esterno classe 2000 sta cominciando a fare pressioni sul Bruges a finché abbassino le richieste da 25 milioni. La società belga, al contrario, continua a proporlo (anche al Milan, in Italia) per generare un’asta. Filtra fiducia però sul buon esito dell’operazione.
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