Rosa ridotta o multa, i rischi per i Friedkin
Servono 15 milioni di plusvalenze entro il 30 giugno. Massara va di corsa

(MANCINI)
Il tempo a disposizione è sempre meno e tra le mura di Trigoria Massara, Gasperini e Ranieri sono al lavoro senza sosta per riuscire a risolvere la questione legata al Fair play finanziario. Entro il 30 giugno la Roma deve far registrare circa 15 milioni di plusvalenza, chiudendo i conti con i paletti imposti dalla Uefa, relativi al Settlement agreement pattuito e siglato nella stagione del 2022. L’obiettivo della società giallorossa è quello di chiudere in positivo questa prima fase e poi dal primo luglio di poter concentrarsi sui rinforzi da portare nella Capitale. Purtroppo anche in questa sessione di mercato la Roma dovrà stare attenta a non superare i paletti imposti dal FPF, restrizione che durerà anche per la sessione invernale di gennaio 2026, ma con l’obiettivo di operare entro il limite imposto dai paletti del FPF e di cercare di rispettare ogni indicazione per tornare la prossima estate a operare con libertà senza ulteriori vincoli, anche per questo motivo sarebbe di fondamentale importanza riuscire ad incassare i circa 15 milioni di plusvalenza.
Massara e Gasperini hanno concordato sulle pedine sacrificabili, con Ndicka e Angeliño come primi indiziati a lasciare la Capitale per fare cassa, anche perché sarebbero i due giocatori che permetterebbero di creare maggiore plusvalenza: l’ivoriano è arrivato a parametro zero, mentre l’esterno spagnolo è stato riscattato lo scorso anno per 5 milioni di euro e il loro valore è aumentato nel corso della loro esperienza in maglia giallorossa.
Le incognite
Se la Roma non dovesse riuscire a far registrare in positivo i circa 15 milioni di plusvalenze rischierebbe di subire delle ripercussioni. L’ipotesi peggiore e più remota sarebbe l’esclusione dalle Coppe Europee, ma al momento è esclusa questa opzione. I due rischi concreti sembrerebbero essere invece il pagamento di un’ammenda pecuniaria (una multa) e sarebbe la meno grave, mentre un altro rischio concreto potrebbe essere quello della riduzione della rosa da poter iscrivere alla prossima edizione dell’Europa League, scenario che tutta la società giallorossa vorrebbe evitare per non cercare di compromettere e rendere più difficile il percorso europeo. La Roma continua a dimostrare grande collaborazione con la Uefa e un piano sostenibile per rientrare nei limiti imposti dal FPF.
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