La classifica della Roma ai raggi X: quinti per la 14ª volta in Serie A
Il piazzamento di questa stagione è il secondo più frequente nella nostra storia. Dal 1927, più su soltanto in 25 occasioni. Eguagliati classifica e punti del primo Spalletti

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Quinti per la quattordicesima volta nella nostra storia: grazie alla straordinaria rimonta messa in atto dalla squadra sotto la guida di Claudio Ranieri, la Roma è riuscita a chiudere al quinto posto in classifica, centrando la qualificazione in Europa League. Un piazzamento che non riusciva dal 2019-20, prima stagione con Paulo Fonseca in panchina: nelle quattro annate successive erano arrivati tre sesti posti e un settimo posto. La scalata iniziata con l'avvento del 2025 ci ha condotto a 69 punti, gli stessi conseguiti dal primo Spalletti che - nel 2005-06 - chiuse proprio al quinto posto, anche grazie alla straordinaria striscia di undici vittorie consecutive in campionato.
La striscia di diciannove risultati utili di fila di Sor Claudio, invece, fa del quinto posto il secondo piazzamento più frequente nel corso della nostra storia; soltanto il sesto posto è arrivato più volte (15, equivalenti al 16,13% delle nostre stagioni totali). Il quinto posto del campionato appena concluso è tutto sommato in linea con il rendimento recente, quindi, ma con un lieve miglioramento in termini di punti conquistati (69, a fronte dei 63 raccolti nelle tre stagioni precedenti, con Mourinho prima e De Rossi poi). Dal 1927, abbiamo ottenuto un risultato migliore soltanto in 25 occasioni.
Il terzo piazzamento più frequente nella storia romanista è invece il secondo posto, raggiunto 13 volte (13,98%): la prima risale alla stagione 1930-31, quando la Roma di Testaccio - allenata da Herbert Burgess - diede spettacolo, soprattutto nel celebre impianto di via Zabaglia, rifilando uno storico 5-0 alla Juve; l'ultima volta in ordine cronologico risale a otto anni fa esatti, e a quel 3-2 last-minute sul Genoa che il 28 maggio 2017 fece da sfondo all'addio di Francesco Totti. In tutto, siamo finiti sul podio 23 volte: superfluo citare le annate 1941-42, 1982-83 e 2000-01, tutte terminate con il trionfo tricolore, mentre è bene ricordare che in sette circostanze siamo arrivati terzi. È successo nel 1954-55, per esempio, e di nuovo venti anni più tardi, con Liedholm in panchina e in campo Prati, Di Bartolomei e De Sisti a dare spettacolo. L'ultima volta risale al 2017-18, con Di Francesco in panchina: si tratta anche dell'ultima occasione in cui siamo riusciti a qualificarci in Champions League.
In generale, abbiamo concluso circa una stagione ogni quattro (il 24,7% delle volte) sul podio, ma stavolta il digiuno comincia a essere lungo. Al netto dell'unico anno di Serie B (1951-52), concluso con il primo posto e l'immediato ritorno nel campionato che ci compete, spicca un altro dato: la Roma è arrivata quarta soltanto due volte nella sua storia, e mai da quando il quarto posto vale la Champions (vale a dire dal 1998-99). L'ultima occasione risale proprio alla staione precedente, il 1997-98, con Zeman in panchina, che fa il paio con il 1935-36. Piuttosto frequente anche la settima piazza (11 volte, l'11,83% del totale). In generale, il 60% delle stagioni si sono concluse con la Roma tra le prime sette della classifica di Serie A/Divisione Nazionale, con soltanto 28 stagioni dall'ottavo posto in giù (contando anche il campionato cadetto).
Il quinto posto conseguito quest'anno ha del miracolo, se si tiene conto che dopo 16 giornate eravamo dodicesimi, con due punti di vantaggio sulla terzultima, ma deve essere comunque considerato come un punto di (ri)partenza: la Roma deve ambire al top. Perché, come dice la canzone: «Tu sei nata grande, / E grande hai da resta'...».
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