AS Roma

Per l'Aia Ndicka non vale Bisseck

Rocchi porta l’audio di Inter-Roma. Ma dimentica Verona

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
28 Maggio 2025 - 07:30

L’audio c’è, ma non si sente. Decide, giustamente, Rocchi cosa far sentire e cosa no a Open Var, l’interessante trasmissione a scopo didattico in comproprietà con Dazn che chiarisce gli episodi più discussi del nostro campionato. E così, a distanza di un mese, «per evitare speculazioni», il designatore ha deciso di rendere pubblico l’audio dell’episodio di San Siro in Inter-Roma. Ndicka su Bisseck in area romanista: una cintura prolungata di entrambi come tante se ne vedono (e non si sanzionano) in area, prova dal campo a spiegare Fabbri quello che ha visto e che il Var conferma. Con il tedesco che si lascia andare a terra proprio quando l’ivoriano della Roma lo lascia, accentuando così la caduta. This is football, direbbe qualcuno, si prosegue. Invece no, bocciati da Rocchi: «Era rigore, meglio una review in più che una di meno». Tipo in Monza-Roma con Baldanzi? Ora, infatti, c’è il calcio televisivo, possibilmente a orologeria e a bacino d’utenza. Non conta più l’interpretazione del sovrano arbitro. O conta di più la verità  di linea, meglio se su tv nazionale, così almeno si placano gli animi di chi si è visto sfuggire uno scudetto nelle ultime giornate e, umanamente, si è lamentato anche di qualche situazione dubbia. 

L’impressione è che siamo giunti alla soggettività della soggettività. Insomma, questo sì che è il calcio (quello di sempre, quello anche di Turone). Come le spiegazioni, ogni volta diverse. Perché in zona Champions, e quindi in zona milioni di euro, il fallo di Nicolussi (di) Caviglia in Venezia-Juventus - al di là di ogni chiacchiera complottista - ha fatto discutere anche tecnicamente nell’ultima giornata, specie se rapportato al fallo di Pasalic su Koné in Atalanta-Roma. Se Koné si butta su Pasalic lo fa anche Coinceçao sull’ex juventino del Venezia, che poi lo impatta. Ma l’impatto è un concetto di campo, salvo a Bergamo con l’arbitro Sozza

Dalla soggettività della soggettività alla difformità legalizzata il passo è breve. Specie se difforme è la diffusione degli audio al fine di evitare speculazioni. Questo giornale da novembre è promotore di una campagna volta proprio a evitare speculazioni: c’è sempre Ndicka di mezzo. In Verona-Roma Magnani segna un gol dopo aver colpito Evan con una gomitata, non vista solo dall’arbitro Marcenaro e sui monitor di Lissone da Pairetto e Maresca. L’audio, malgrado l’impegno di Dazn e della sua redazione, non è stato mai diffuso. Forse per l’Aia Ndicka non vale Bisseck e la Roma non vale l’Inter.

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