Contatto Pasalic-Koné, la ricostruzione: perché per il regolamento è rigore
Nella partita tra Atalanta e Roma vinta dai nerazzurri 2-1 al Gewiss Stadium, ha fatto parecchio discutere il rigore revocato ai giallorossi. Cosa dice il regolamento

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Si è chiusa la trentaseiesima giornata di Serie A. Il posticipo del lunedì ha visto l'Atalanta battere la Roma per 2-1, grazie alle reti di Lookman e Sulemana intervallate dal gol di Cristante. Finisce qui dunque la striscia di 19 risultati utili consecutivi dei giallorossi, che hanno avuto da ridire in merito all'arbitraggio di Sozza a Bergamo.
La direzione di gara è finita nel mirino dei tifosi e di Ranieri, soprattutto per un episodio: il rigore prima assegnato e poi revocato per il contatto tra Pasalic e Koné. Il club giallorosso, per manifestare il proprio dissenso, ha scelto il silenzio stampa, e l'allenatore della Roma, unico perciò a parlare dopo il match, si è scagliato contro la terna arbitrale.
Andando a vedere nel concreto quanto successo, si può guardare al regolamento: "Art. 12, Falli e Scorrettezze: è da considerare punibile il calciatore che con il corpo impedisce la progressione dell’avversario".
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