AS Roma

Sir profeta, ora riscrive la storia

Nel 2019 lasciò dicendo: «Sarà difficile tornare in Champions». 6 anni dopo, l’Europa passa da lui

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
09 Maggio 2025 - 06:00

«Il nuovo allenatore dovrà decidere su chi puntare e chi no, ma pronti via non credo che sarà semplice lottare per la Champions League». Parola di Claudio Ranieri, nel mese di maggio ma, per fortuna, del 2019. E se, di solito, nessuno è profeta in patria, in realtà in quella circostanza Sir Claudio, che stava per terminare la sua seconda, ma non ultima, esperienza sulla panchina romanista, fu suo e nostro malgrado piuttosto profetico. Quella che si stava concludendo, infatti, rimane ancora oggi l’ultima stagione (la 2018/19) che ha visto la Roma partecipare alla Champions. Una sorta di maledizione di Béla Guttman, l’allenatore ungherese (naturalizzato austriaco) che, lasciando il Benfica a metà degli anni ’60, disse: «Questa squadra non vincerà mai più la Coppa dei Campioni». A Lisbona, da quel giorno, hanno visto nove finali (tra Coppa dei Campioni, Coppa Uefa, Europa League e Coppa Intercontinentale), tutte perse. Ovviamente, però, in riferimento al Ranieri del 2019, quel virgolettato era tutto tranne che una maledizione. Un ammonimento, piuttosto, di un uomo esperto di calcio, che provava già da allora ad indicare una nuova via.

Un altro domani

Sei anni più tardi, sempre nel mese di maggio, Ranieri è ormai arrivato agli ultimi 100 metri dell’infinita rincorsa europea, con la sua Roma che grazie a 19 risultati utili consecutivi è passata dal +2 sulla zona retrocessione al 4° posto condiviso con Juventus e Lazio. Tutto a tre giornate dalla fine, con la trasferta di Bergamo alle porte (gara in cui, ancora una volta, la Roma sarà sola, senza poter contare sul settore ospiti). Insomma, al termine di una stagione nata male e cresciuta peggio, la possibilità di tornare a sentir suonare la famosa musichetta all’Olimpico, in una di quelle notti di sogni, di coppe e di campioni che hanno caratterizzato con immutato fascino, anche senza Champions, gli ultimi anni. L’Europa dei grandi, però, apre nuove prospettive, anche dal punto di vista della programmazione.

L’eredità di Claudio

In attesa che il conclave romanista faccia partire la sua fumata bianca, portando così al nome del suo successore in panchina, Ranieri a Trigoria prepara questo sprint finale, tenendosi sempre in tasca il famoso euro che non avrebbe puntato sulla Roma in Champions. A proposito di euro, l’eventuale quarto posto finale porterebbe nelle casse circa 50 milioni dalla Uefa, solo per la qualificazione, senza contare il botteghino e gli eventuali premi dai passaggi del turno. Numeri che spostano, soprattutto per un club, come la Roma, ancora attenzionato dal punto di vista finanziario. Qualora però il miracolo non dovesse riuscire, a Sir Claudio nessuno rimprovererebbe nulla, anzi. L’unica cosa da fare, in ogni caso, è seguire la sua esperienza, anche solo da consigliere dei Friedkin. Almeno così, forse, non dovremmo aspettare altri sei anni.

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