AS Roma

Ranieri: "Pellegrini fuori per scelta tecnica. Pisilli ha fatto molto bene"

Il tecnico giallorosso in conferenza stampa al termine di Roma-Fiorentina: "Gourna-Douath si sta allenando come un pazzo per cercare di entrare nei primi undici"

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
04 Maggio 2025 - 21:26

Al termine della sfida tra Roma e Fiorentina, Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le parole del tecnico giallorosso dopo la vittoria dei giallorossi: 

La Roma ha sofferto molto. Da cosa è dipeso?

«La squadra della Fiorentina è una grandissima squadra, con ottimi giocatori. È stato bravo Palladino a cambiare parecchi uomini, mettendo in campo tutti elementi freschi che volevano mettersi in mostra. Tutti giocatori di grandissima qualità. Noi volevamo pressarli più alti, ma se non ci siamo riusciti è proprio perché loro sapevano tenere molto bene il pallone e ci facevano correre a vuoto. Per questo ho detto alla squadra di non andare più alti e di aspettarli. Nel frattempo sapevamo che loro avrebbero spinto ancora di più, e lì è cambiata la partita. Siamo stati bravi a soffrire, ad alleggerire la pressione nei momenti giusti, a cercare in contropiede di fare la nostra partita e magari chiuderla. Svilar è stato decisivo, perché là davanti c’è Kean che è un portento”.

Baldanzi ha un futuro più indietro nel campo?

«Ha grandi margini di miglioramento, è volenteroso. Guardate bene: in alcune partite l’ho fatto giocare a sinistra, ma lì non può farlo. Può far tutto, perché è un giocatore intenso, quando fa le cose le fa con intensità. Vi ricordate all’inizio, quando dicevo su Soulé che piano piano avrebbe preso convinzione ed essere più pratico? Ecco, Baldanzi è pratico: è pratico quando prende la palla e mette in difficoltà l’avversario».

Può rassicurare i tifosi su Svilar?

«L’anno prossimo giocherà nella Roma, ha un contratto fino al 2027».

Chi sta meglio negli ultimi 100 metri?

«Non lo so, ma noi dobbiamo esserci. Dobbiamo esserci perché l’entusiasmo ti fa fare cose che altrimenti non potresti fare. Adesso andremo ad affrontare l’Atalanta che, lo sappiamo, ti mangia, ti aggredisce: è impetuosa. È impetuosa, e noi dobbiamo fare una grande partita. Qui all’andata l’abbiamo fatta: per settanta minuti abbiamo tenuto bene, veramente bene. Però gli ultimi venti minuti sono stati tutti loro e hanno vinto meritatamente 2-0. Ecco, adesso rivedremo quella partita: sappiamo come giocano, sappiamo cosa fanno, ma hanno talmente tanti buoni giocatori che cercheremo comunque di fare bene anche noi».

Gourna-Douath?

«Aveva iniziato bene, per questo lo avevo fatto giocare. Poi si era fatto male, ed era sceso di condizione e anche un pochettino nella consapevolezza della sua forza. Invece, già la scorsa partita e poi stasera avete visto che forza della natura è quando prende palla e strappa. Strappa come pochi. È un buon giocatore, molto giovane, che può fare tanto per la Roma del futuro. Io sono contento perché tutti i ragazzi che abbiamo, e che erano stati scelti già prima di me, stanno dimostrando di essere da Roma. La cosa importante è l’aiuto che si danno l’uno con l’altro. La cosa importante è – e l’ho detto anche in televisione prima – che mentre io sto dando le interviste e tutto, c’è chi non ha giocato che sarà scocciato, arrabbiato, deluso. Eppure si sta allenando come un pazzo per cercare di entrare nei primi undici. Però io so che ho sempre cinque cambi, e so che chi entra mi dà il 100% in quel momento. E così è stato anche stasera. Per cui, ho dei ragazzi meravigliosi».

Il cambio di Pellegrini.

«Scelta tecnica. Avevamo costruito, avevamo fatto gol, per cui avevo bisogno di qualcuno che lavorasse in una certa maniera, e Pisilli lo ha fatto molto bene».

Qual era l’idea per alleggerire l’uscita?

«L’idea era cercare di arginarli, perché ormai è così. Vedete che le squadre fanno tutte 1-0, 1-0, tranne qualcuna. Proprio perché all’ultimo, perso per perso, si buttano tutti davanti. Allora o gli fai il gol in contropiede, o devi soffrire fino in fondo. A me questa partita è piaciuta proprio per l’aiuto reciproco che si sono dati l’uno con l’altro. Nel saper soffrire, nell’aspettare, nel temporeggiare, nell’andare a pressare e poi strappare per portare la palla in avanti. È stata una partita perfetta».

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