AS Roma

Shomu vuole essere Robin: quel "vice" inatteso e trovato dalla Roma

La strada verso l'ennesimo addio in prestito sembrava tracciata in ben due occasioni differenti. Ma l'uzbeko ha trovato la sua dimensione e Ranieri sa come sfruttarlo

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Paielli
02 Maggio 2025 - 09:00

Ti sei accorta anche tu che in questo mondo di eroi, nessuno vuole essere Robin? O meglio, quasi nessuno. Perché la Roma, in maniera quasi rocambolesca e del tutto inaspettata, un aiutante per il proprio Batman, Dovbyk, lo ha (ri)trovato in Shomurodov. Una strada e una storia che partono nel 2021 con l’arrivo nella Capitale, alla corte di Mourinho: 40 presenze, 5 gol e 6 assist complessivi. In quel caso l’uzbeko ricopre il ruolo di terza punta (alle spalle di Abraham e Mayoral) e, da gennaio in poi, con l’uscita dello spagnolo, diventa la riserva del centravanti inglese. L’aiuto alla causa e l'atteggiamento non mancano mai, ma serve qualcosa in più: nella stagione successiva lascia la Roma a gennaio dopo 8 presenze e un solo gol segnato. Vola in prestito allo Spezia, ma l’esperienza in Liguria resta anonima (16 presenze, un gol e 2 assist). Nel 2023, un altro prestito, fin dall’inizio della stagione: Shomurodov passa al Cagliari di Claudio Ranieri. Con i sardi arrivano 24 presenze complessive, 3 gol e 3 assist: troppo poco per essere la stella dell’attacco rossoblù.

Poi il ritorno alla Roma, con il destino che sembrava già tracciato verso l’ennesimo prestito, perfino l’ombra di un addio a titolo definitivo verso gli USA. Ma non se ne fa nulla, Shomurodov rimane nella Capitale: sarà il vice Dovbyk. A fine agosto, contro l’Empoli, il primo gol della stagione romanista viene messo a segno proprio da Eldor. Poi pochi minuti e tante panchine in un periodo completamente buio, fino all’arrivo di Ranieri. Il tecnico romano lo conosce e sa come gestirlo: in Coppa Italia contro la Sampdoria il secondo gol stagionale, poi arriva il mercato invernale. A gennaio, Shomurodov sembra dover lasciare ancora una volta la Capitale: c’è il forte interesse del Venezia. Per questo motivo raccoglie solo 16’ nel derby; 5’ contro il Genoa e 45’ contro l’Udinese, oltre alle due panchine con Bologna e AZ Alkmaar. L’avventura dell’uzbeko con la Roma sembra essere giunta al termine, questa volta davvero. Ma la sfida di Europa League contro l’Eintracht Francoforte sconvolge ancora una volta i piani: Shomurodov entra al posto di Dovbyk e segna dopo appena due minuti. Al termine della sfida Ranieri lo inchioda a Roma, sarà definitivamente l’aiutante dell’ucraino.

Sarà l’inizio vero e proprio della rinascita dell’uzbeko: professionalità e disponibilità al servizio di gruppo e allenatore, con uno status ben delineato che inizia a portare i suoi frutti. L’assist in Europa League col Porto, gol e assist in campionato contro il Monza, la rete all’ultimo respiro che ha fatto impazzire oltre 60mila romanisti all’Olimpico nella sfida contro l’Athletic. Poi il pareggio contro la Juventus firmato proprio dall’uzbeko e la vittoria contro il Verona, che porta il nome di Eldor. Sono 7 i gol, 4 gli assist in 33 presenze in giallorosso, per quella che sembra di fatto una “seconda” vera esperienza nel club. Accettare di essere il sostituto, talvolta anche il partner a sorpresa della coppia d’attacco “pesante”. Nessuno riusciva ad essere Robin, Shomurodov lo ha fatto.

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