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Roba da leader

Il bastone di Guardiola ai Citizens fannulloni

Ecco il discorso che speriamo abbia fatto De Rossi ai suoi a Lecce

Pep Guardiola, allenatore del Manchester City

Pep Guardiola, allenatore del Manchester City (GETTY IMAGES)

04 Aprile 2024 - 08:11

"Per voi è normale giocare come avete giocato? Il problema è che succede qualcosa durante la partita e voi abbassate la testa. E nessuno fa niente. Sinceri: secondo voi è normale quello che abbiamo fatto oggi? Per questo club è normale? È normale? Per la gente che ha viaggiato per venire fin qui? Non hanno soldi per pagare il riscaldamento a casa, vengono qui a vederci e noi giochiamo così? È normale? Wow. Questa non è la mia squadra. Saranno guai per noi. Saranno guai. Non lo accetto. Nello sport, nella vita, conta il linguaggio del corpo. Come si affronta la vita, come si affronta la partita. Quando voi sbagliate un passaggio, fate così: “Mh, siamo partiti male”. Sì, può succedere. Ma come reagite? Avete 80 minuti per giocare. “Ah, hanno segnato”, “Ah, il secondo”, “Ah, la palla è qui, è lì”. Ma volete giocare?! Volete prendere la palla?! Vi volete muovere?! Volete aiutarvi come fratelli?! Piedi per terra, ragazzi. Lavorate di più. Lavorate meglio. Siate umili, ambiziosi. Altrimenti quelli delle giovanili sono pronti. Adesso avremo un’altra partita importante. Sono dieci anni che aspettano di distruggerci. Dieci anni che aspettano di distruggerci. Siete pronti? Vi siete preparati bene? Perché loro hanno qualcosa che oggi mi avete dimostrato che noi non abbiamo. Loro hanno qualcosa che voi non avete. Loro hanno fame, sono affamati. Noi no. Oggi mi avete dimostrato, sia i giovani, sia gli anziani, i nuovi e i vecchi, che non volete vincere. Non avete più quella fame. E dovete ritrovarla. O mi sono confuso io".

Sapete chi ha detto queste parole? Dite forse Daniele De Rossi alla ripresa degli allenamenti martedì a Trigoria dopo il pari a Lecce? Non lo sappiamo, possiamo solo sperarlo. Testualmente sono le parole che Pep Guardiola ha detto ai suoi giocatori del Manchester City al termine di una partita persa in Carabao Cup con il Southampton, lo scorso dicembre. Gli stessi giocatori con cui - prima e dopo quel discorso - ha vinto cinque Premier League, due FA Cup, quattro League Cup, due Community Shield, una Champions League, una Supercoppa Uefa e una Coppa del mondo per club. Per una partita andata male. Non ha parlato di sistemi di gioco, di tattiche, di possesso e non possesso, di schemi su palla inattiva. Ha parlato di umiltà e ambizione. Di tifosi al seguito. Di atteggiamento. Di lavoro. Lo stesso discorso che meritavano i giocatori della Roma dopo lo scarso impegno di Pasquetta. E senza aver vinto cinque Premier League, due FA Cup, quattro League Cup, due Community Shield, una Champions League, una Supercoppa Uefa e una Coppa del mondo per club.

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