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Zale d’Europa: vuole tornare al top anche con la Roma

Protagonista con la Polonia, per lui solo due gare dall’inizio con DDR

Zalewski prima di una partita della Roma

Zalewski prima di una partita della Roma (GETTY IMAGES)

28 Marzo 2024 - 07:00

Dal rigore dell’Olimpico contro il Feyenoord che ha aperto alla Roma le porte degli ottavi di Europa League a quello di Cardiff, che ha proiettato la sua Polonia verso Euro2024, un pass strappato pochi minuti più tardi grazie all’errore di Daniel James e al gol di Piatek. Nicola Zalewski ha coronato uno dei suoi sogni, contribuendo al raggiungimento di un traguardo storico con la nazionale che rappresenta: non solo, il ventiduenne di Tivoli è stato protagonista, prima con i due assist nel 5-1 alla Lettonia nella semifinale dei playoff, poi con la trasformazione del rigore martedì sera. Difficile immaginare una sosta più soddisfacente per lui, che ora però deve tornare a focalizzarsi sulla Roma.

Non sarà certo difficile per Nicola, che romanista lo è per davvero, ma che di recente ha trovato meno spazio rispetto al solito. Dopo essere stato un inamovibile o quasi con Mourinho, che lo aveva reinventato nel ruolo di quinto a centrocampo, ora Zalewski è stato spostato più avanti da De Rossi, che lo reputa un’ala o un trequartista, comunque un calciatore d’attacco. Un ritorno alle origini per il ragazzo, che aveva ricoperto il ruolo di mezza punta o di esterno offensivo durante tutta la sua trafila nel settore giovanile giallorosso: un ritorno alle origini che, però, di contro ha portato una riduzione consistente del minutaggio. Da quando c’è DDR alla guida della Roma, il numero 55 ha disputato 279’ totali ed è partito titolare in due sole circostanze, sempre in Europa League, a Rotterdam contro il Feyenoord e nel ritorno degli ottavi contro il Brighton. Nelle altre circostanze De Rossi gli ha sempre preferito El Shaarawy a sinistra. Eppure il tecnico di Ostia confida nel ragazzo: lo dimostra il fatto che gli abbia affidato il rigore decisivo contro il Feyenoord, che Nicola ha trasformato con estrema freddezza. Con un rush finale che non prevede pause da qui a fine maggio, e con almeno 11 partite da giocare con la Roma prima dell’Europeo, Zalewski è pronto a dare il suo contributo, mettendosi a disposizione di tecnico e squadra con umiltà e grande senso d’appartenenza, come ha sempre fatto. I suoi spunti possono rivelarsi preziosi lì davanti, proprio come lo sono stati per la Polonia. Starà a lui mettere in difficoltà De Rossi nelle scelte: un grattacapo che - ne siamo certi - il tecnico si prenderà ben volentieri.

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