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Due mesi di fuoco

Quando il gioco si fa duro: 11 gare (almeno) senza respiro

Oltre alla doppia sfida col Milan, anche derby, Bologna, Napoli, Juve e Atalanta

Leandro Paredes esulta sotto la Curva Sud

Leandro Paredes esulta sotto la Curva Sud (GETTY IMAGES)

26 Marzo 2024 - 08:29

Se spesso, nella narrazione sportiva, si è abusato del termine “tour de force”, non è questo il caso. Perché la Roma di Daniele De Rossi, da qui al termine della stagione, è attesa da un ciclo di partite che non può essere definito diversamente. Si tratta di un autentico tour de force, che porterà i giallorossi a scendere in campo per almeno 11 partite, tutte caratterizzate dal comune denominatore della posta in palio altissima. Saranno almeno 11, dicevamo, perché c’è l’eventualità (auspicabile) che si debba giocarne di più: 13 o addirittura 14, se si dovesse andare avanti in Europa League.

Partiamo proprio dal doppio impegno continentale contro i rossoneri, che va ad incastrarsi tra derby, Udinese e Bologna in campionato. L’inedito derby con il Milan sarà di certo un banco di prova importante per DDR e i suoi, ben diverso da Feyenoord e Brighton, ma non per questo insormontabile. Al netto del ricco pedigree europeo del Diavolo, gli uomini di Pioli hanno pur sempre la Juventus che li insegue a soli 3 punti in classifica e non possono permettersi cali in campionato. Pur avendo una delle rose più attrezzate in Italia, sono battibili: il fatto che la Roma non riesca a farlo dall’ottobre 2019 deve essere uno sprone in vista di questi quarti di finale.

In campionato si parte lunedì contro il Lecce, squadra che non può ritenersi tranquilla, con soli 4 punti di vantaggio sul terzultimo posto, e quindi bisognosa di punti in ottica salvezza. Dopo la trasferta al Via del Mare, sarà la volta del derby: alla Lazio, reduce dal cambio Sarri-Tudor in panchina, non segniamo dal 20 marzo 2022 (data dell’ultima vittoria). L’anticipo del 6 aprile potrebbe rappresentare l’occasione giusta per caricarsi in vista dell’andata con il Milan, oltre che di estromettere virtualmente i biancocelesti dalla corsa per l’Europa. In mezzo al doppio confronto con i rossoneri, la trasferta di Udine: i bianconeri, come il Lecce, non possono ritenersi del tutto al sicuro con i loro 27 punti attuali, perciò sarà partita vera. Quindi, archiviati i quarti di Europa League (con la speranza di esserci qualificati) affronteremo in sequenza Bologna (22 aprile), Napoli (28 aprile), Juventus (5 maggio) e Atalanta (12 maggio): un poker di avversarie tutte in corsa per l’Europa, e che rendono il nostro calendario il più impegnativo tra tutte le dirette concorrenti. Quattro big, con la possibilità di avere le semifinali di EL prima il 2 e il 9 maggio: un’eventualità stimolante, seppur estremamente impegnativa. Del resto si sa: quando il gioco si fa duro, i duri sono chiamati a giocare.

Una volta superato questo scoglio, le cose si alleggerirebbero un po’ per le ultime due di campionato, in cui i giallorossi affronteranno il Genoa all’Olimpico (19 maggio) e l’Empoli in trasferta (26 maggio). In mezzo potrebbe esserci un viaggio a Dublino, il 22 maggio, ma meglio non guardare troppo in là: c’è il rischio di perdere di vista il presente. Per il momento, meglio pensare al Lecce. Un passo alla volta.

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