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Un inno alla Joya

23 modi per dirti "Ti amo"

Reti e assist decisivi in Serie A per Dybala. In gol anche col Torino e lui si gode il suo stato di forma

Kristensen abbraccia Dybala

Kristensen abbraccia Dybala (GETTY IMAGES)

Sergio Carloni
28 Febbraio 2024 - 08:37

Prima il calcio di rigore, poi il capolavoro da fuori area e, infine, il diagonale che ha battuto Milinkovic-Savic per la terza volta. Paulo Dybala ha aperto e chiuso il discorso col Torino; una tripletta, la prima in maglia giallorossa, che ha consentito alla Roma di agguantare tre preziosissimi punti nel magico pomeriggio di lunedì, condito dai 61mila spettatori dell’Olimpico. Li ha fatti esultare ancora una volta, la Joya. Anzi, tre volte, portando il conteggio stagionale a quota 12: un bel bottino, che si aggiunge ai 18 già segnati nel corso della passata stagione, 7 su calcio di rigore.

Infallibile dagli 11 metri
Ed è stato proprio un tiro dal dischetto del numero 21 ad alimentare i cori e la felicità di chi era lì, sugli spalti o a casa, a tifare. Un marchio di fabbrica del piede mancino dell’argentino, arrivato contro il Toro a quota 29 rigori segnati in Serie A: un numero che porta Dybala in testa alla classifica dei giocatori che, nella storia del campionato italiano, ne hanno calciati almeno 30. Percentuale di realizzazione del 90,6%, addirittura sopra Maradona (con l’88,2%). Solo due errori per Paulo, quando vestiva la maglia della Juventus, zero in maglia giallorossa. Un’arma spesso decisiva.

Prendi e porta a casa
A proposito di incisività: anche lunedì sera l’argentino ha consentito alla Roma di vincere una partita significativa ai fini, si spera, della qualificazione alla prossima Champions League. Anche perché non è la prima volta. In Serie A, nel corso della stagione 2023-24, Dybala ha messo a referto cinque gol e altrettanti assist fondamentali e che hanno portato, appunto, la bellezza di 23 punti. I numeri simboleggiano l’imprescindibilità del classe ‘93, che partita dopo partita continua a far breccia nel cuore dei romanisti a suon di giocate clamorose e gol. Gol che con la Roma arriva in media ogni 142’; alla Juve ne segnava uno ogni 170’. Un numero, quindi, cambiato in meglio.

La forma fisica ritrovata
Se la Roma è tornata a contare su Paulo Dybala, merito è della forma fisica ritrovata dopo mesi difficili vissuti alla corte di Mourinho. Tant’è che la Joya ha preso parte a 7 delle 8 gare disputate dai giallorossi da quando De Rossi è approdato in panchina: il 75,7% dei minuti disponibili. Con Mourinho, in stagione, solo il 47,8%. Un aiuto, poi, è arrivato dal suo staff. Oltre al consueto lavoro di Trigoria, l’argentino ha modo di allenarsi a casa in compagnia di Leandro Paredes e Sardar Azmoun, con cui ha stretto un ottimo rapporto. Col primo, tra l’altro, il 21 romanista ha condiviso l’esperienza del Mondiale (vinto) in Qatar. E se c’era stima reciproca con lo Special One, lo stesso si può dire riguardo DDR. I due si conoscevano già per incroci di campo (pochi anni fa il tecnico affrontava Paulo, in forza alla Juve) e si trovano molto bene l’uno con l’altro. A testimoniarlo c’è la corsa verso la panchina dopo il secondo gol nel 3-2 inflitto al Toro e il loro caloroso abbraccio; episodi che non sono passati in sordina e che hanno strizzato l’occhio dei più romantici. Forse una motivazione in più per accantonare le voci su un possibile addio, tema che il diretto interessato ha trattato dopo i 90’ dell’Olimpico: «Quando sono arrivato ho detto che mi sembrava di aver vissuto già in un’altra vita in questa città. Non so quello che succederà, mi sto godendo ogni momento con la squadra e con i compagni perché sono meravigliosi». Il momento vissuto da Dybala non potrebbe essere migliore di così, tra la gioia dei tifosi della Roma e l’obiettivo della qualificazione in Champions. Proprio Jorge Antun, il suo agente, ne ha parlato ieri a Sportitalia: «Quarto posto grazie ai suoi gol? I giallorossi devono crederci». Chi vivrà, vedrà.

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