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Il minutaggio

Lukaku da stacanovista, Aouar col contagocce

Big Rom il più utilizzato finora. El Shaarawy e Pellegrini gli altri sempre presenti

Lukaku in azione contro il Feyenoord

Lukaku in azione contro il Feyenoord (GETTY IMAGES)

20 Febbraio 2024 - 08:28

Oltre un mese, sei partite, cinque in campionato, una in Europa League. I primi sommari bilanci della gestione De Rossi cominciano ad assumere forma. A dispetto di una narrazione che almeno fino al match dello Stirpe ha descritto come immutabile o quasi la formazione, sono al momento ben ventitré i giocatori utilizzati dal nuovo tecnico. Con gerarchie che si stanno via via modificando, tanto in base ai ritorni degli elementi a disposizione, quanto ai rispettivi stati di forma. L’esempio più eclatante è quello relativo a Svilar, mai utilizzato fino alla gara di Rotterdam, dove è stato schierato titolare in ossequio alla designazione di portiere di coppa fin da settembre scorso. Salvo poi continuare a trovare spazio anche a Frosinone, sovvertendo definitivamente a suon di parate la gerarchia del ruolo rispetto a un Rui Patricio mai così in difficoltà dall’inizio della sua esperienza romana.

Al di là della porta, dove la rivoluzione appare ormai compiuta, qualche posizione continua a non avere un padrone acquisito: dai due esterni bassi (anche se al momento il turnover ha coinvolto più la corsia di sinistra), a uno dei due centrali difensivi. Per il resto l’ossatura della squadra sembra definita. Tre sono i calciatori scesi in campo in tutte le sei partite disputate con DDR in panchina: Lukaku, Pellegrini, El Shaarawy, in rigoroso ordine di minutaggio. Il belga è in assoluto il più presente dell’intera rosa con i suoi 495 minuti; il Capitano ne ha collezionati 443; il Faraone 407. Ma nessuno fra loro ha giocato per intero ogni match: i soli a non essere mai stati sostituiti o subentrati - né esclusi per scelta tecnica - sono Mancini e Paredes, che hanno sì saltato una gara ciascuno, ma per squalifica (il difensore al debutto derossiano contro il Verona, l’argentino a Salerno).

Fra i fedelissimi dell’allenatore anche Karsdorp, che di minuti ne ha messi insieme ben 441, ma dal finale del de Kuip ha ceduto il posto prima a Celik, poi in campionato a Kristensen. E presumibilmente dovrà alternarsi coi due colleghi di ruolo a seconda dei rispettivi stati di forma. In coda alla classifica degli elementi più utilizzati, oltre al terzino turco (32’ in campo per lui), l’ormai ex Belotti (9’) e il rientrante Smalling (8’). Sorte simile per Aouar (27’), che pure dalla Coppa d’Africa è tornato già da un po’. Ma De Rossi ha già dimostrato di non avere dogmi immutabili.

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