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A trigoria

Tra intensità e rapidità di pensiero

De Rossi pensa alla difesa a quattro per domani. Oggi alle 10 parlerà in conferenza, alle 15 una nuova seduta di allenamento

De Rossi prima dell'allenamento andato in scena ieri

De Rossi prima dell'allenamento andato in scena ieri (GETTY IMAGES)

19 Gennaio 2024 - 07:00

Neanche il tempo di mettersi la tuta e di presentarsi al meglio con tutti i giocatori, che Daniele De Rossi è già nel pieno della preparazione della sua prima Roma, quella che affronterà il Verona nella gara di domani all’Olimpico. Una gara contro un avversario che continua a perdere pezzi sul mercato e che deve servire da trampolino di lancio per la nuova avventura, ma anche lato Roma le insidie e le assenze non sono poche, tanto che l’allenatore dovrà inventarsi subito qualcosa, magari proprio un cambiamento di sistema, per necessità ancor prima che per “gusto”. Senza Cristante e Mancini, entrambi out per squalifica, vengono  a mancare dei tasselli che per Mourinho erano inamovibili oltre che, banalmente, i centrali di difesa di ruolo a disposizione. Di conseguenza De Rossi in questi primi giorni sta provando a ipotizzare uno schieramento con la liena arretrata a quattro, con Llorente e Huijsen al centro e i soliti ballottaggi sulle fasce con spinazzola a sinistra e Karsdorp a destra come favoriti. 
Le assenze fanno sì che anche il centrocampo possa rispondere a scelte simil-obbligate, con Bove e Pellegrini (protagonisti di due grandi gol in allenamento mostrati sui social dal club) ai lati di Paredes pronto ad agire da regista davanti alla difesa. Davanti Dybala e Lukaku potrebbero essere coadiuvati da El Shaarawy, a rinfoltire un attacco un po’ “isolato” nelle ultime uscite mourinhane, senza dimenticare che con la Spal ha mostrato di apprezzare anche la soluzione di un trequartista alle spalle del doppio attaccante. A Ferrara De Rossi ha giocato per lo più con una difesa a tre e si tratta comunque di un’opzione che rispecchia il gusto del tecnico e non da escludere viste anche le recenti abitudini romaniste.

Ritorno al futuro
Più importante della scelta del modulo, ci sono i concetti chiave, che in tre giorni di lavoro DDR sta già facendo passare chiaramente nella testa dei giocatori. Lo sviluppo dell’azione col «terzo uomo», i contromovimenti e la velocità di pensiero, sono diktat che emergono chiaramente nelle esercitazioni romaniste, anche in quelle pubblicate nel video che immortala le prime 24 ore del nuovo allenatore. Ritmo alto e indicazioni costanti, gestione delle forze e voglia di «far correre il pallone prima delle gambe»: «Vi sembrerà una stupidaggine ma il calcio sta tutto qua», dice ai suoi tra un contrasto e un pallone rimesso in gioco. Un approccio molto “fisico” quello di De Rossi, alla ricerca del contatto e della serenità come quando ha incontrato i suoi giocatori, quelli che conosceva già (tra cui Bove, Karsdorp, El Shaarawy e ovviamente Pellegrini) e quelli per lui “nuovi” (simpatici i siparietti con Kristensen e Abraham), sempre con un sorriso e la ricerca immediata dell’empatia, fondamentale per fare presa sul gruppo. Nel video, inoltre, anche l’incontro con Ryan Friedkin e il fatto che si senta la voce del figlio di Dan se non è una notizia è quantomeno un inedito. Mentre dall’Arabia filtra un paradosso secondo cui Mourinho potrebbe sedersi sulla  panchina dell’Al Shabab e affrontare la Roma mercoledì, oggi alle 15 DDR guiderà una nuovo allenamento e poi alle 10 sosterrà la prima conferenza stampa da allenatore della Roma: nel maggio 2019 aveva dovuto dare un addio, diventato ora un arrivederci, un ritorno al futuro che è già iniziato.

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