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I gol all'ultimo respiro e le notti europee: le 5 migliori partite della Roma di Mourinho

La coppa alzata a Tirana, le vittorie ottenute allo scadere e la corsa di José sotto la Sud: ricordi che ogni tifoso giallorosso porterà sempre con sé

José Mourinho

José Mourinho (GETTY IMAGES)

Pietro Laporta
17 Gennaio 2024 - 19:55

Triplice fischio. Alle 9.25 del 16 gennaio 2024 cala il sipario sulla storia tra la Roma e José Mourinho. Finisce come era iniziata quel 4 maggio 2021, con un viaggio lampo da parte del presidente Dan Friedkin e un comunicato ad anticipare qualsiasi possibile fuga di notizie.

Nel mezzo, 987 giorni che hanno cementato una simbiosi raramente vista nel calcio moderno tra un allenatore e un club, un trofeo conquistato dopo 14 anni di digiuno, uno sfiorato. Nel mezzo ci sono stati “giorni amari” e notti di esaltazione collettiva, in cui Roma tornava a sentirsi grande in Europa. Facendo perciò un tuffo nel passato partendo da quasi 1000 giorni fa, ripercorriamo le 5 migliori partite della Roma di Mourinho.

 

5) Atalanta-Roma 1-4

Tra i mali atavici cui Mourinho era stato chiamato a metter mano al momento della firma, vi era sicuramente la difficoltà della Roma negli scontri diretti. Dopo anni in cui troppo spesso la Roma aveva fatto la piccola con le grandi, la trasferta di Bergamo rappresenta perciò il primo vero risultato dello Special One nella Capitale, con i giallorossi che travolsero per 4-1 l’Atalanta di Gasperini in casa propria. Una Roma che dopo il doppio vantaggio seppe incassare, fu vicina a subire la doppia rimonta, ma che alla fine strapazzò i nerazzurri grazie alle reti di Abraham (autore di una doppietta), Zaniolo e Smalling. A fine gara, una delle prime uscite “special” del tecnico di Setubal: “Quanto tempo è che la Roma non vince un big match? 20 minuti?”.

4) Roma-Sassuolo 2-1

La luna di miele tra l’allenatore e la piazza. Terza giornata del campionato 2021/22, Roma reduce da due vittorie nelle prime due giornate e da altrettanti successi nei playoff di Conference League. La partita numero 1000 di José Mourinho regala ai tifosi romanisti una serata dai contorni cinematografici, e il finale che va in scena all’Olimpico è da film. I giallorossi, raggiunti dal Sassuolo dopo il vantaggio iniziale di Cristante, trovano al 91’ il gol vittoria di El Shaarawy, con Mourinho che corre sotto la Curva Sud in mezzo alla squadra. Il gol di Scamacca annullato nel finale per i neroverdi è l’ultimo sussulto di tensione prima dell’urlo liberatorio di una tifoseria che, almeno per una sera, ha visto la propria squadra in testa alla classifica.

3) Roma-Feyenoord 4-1

Scegliere una tra le tante notti europee sarebbe difficile. Partendo da questa premessa, impensabile prima dell’arrivo dello Special One, la partita con il Feyenoord è la perfetta sintesi di Romanismo e Mourinhismo. C’è la consapevolezza di potersi imporre in Europa portata da chi ha vinto 26 titoli in carriera, c’è l’illusione di avercela fatta, con conseguente paura e desolazione, di chi troppe volte aveva assistito a ciò che a due minuti dalla fine si stava verificando all’Olimpico, con il Feyenoord che al primo tiro in porta aveva trovato il gol della momentanea qualificazione. C’è l’urlo di gioia iniziato al Colosseo Quadrato nove mesi prima per la presentazione di Paulo Dybala, che a Roma era arrivato per serate come questa e che nel momento più buio riporta la luce all’Olimpico e la Roma ai supplementari. Il resto è storia, scritta o sfiorata che sia, ma che non potrà mai essere cancellata. El Shaarawy e Pellegrini affondano il Feyenoord: è 4-1. La Roma è in una semifinale europea per il terzo anno consecutivo.

2) Roma-Lazio 3-0

Nel rapporto di simbiosi tra Mourinho e la Roma, se da un lato il club sembrava aver ereditato la sopracitata mentalità europea dell’unico allenatore ad aver vinto tutte e tre le principali competizioni continentali, dall’altra l’ex mister di Chelsea, Real Madrid e Manchester United, arrivato come “tifoso dei club in cui allena”, è finito per diventare romanista. E non è un caso forse che in quella che rimarrà come l’ultima conferenza stampa alla Roma, Mou abbia rivendicato il derby del 20 marzo 2022, da lui definito “un’umiliazione”: pronti via, la Roma passa in vantaggio dopo 40 secondi con Abraham; l’inglese si ripete poco dopo su assist di Karsdorp, ma a prendersi la scena è il capitano Lorenzo Pellegrini, che sotto lo sguardo di Francesco Totti inventa una punizione meravigliosa per il 3 a 0 con cui la Roma liquida la Lazio dopo 45 minuti.

1) Roma-Feyenoord 1-0

“Tirana è per sempre”. Questa la frase, pronunciata da un tifoso a Trigoria durante l’addio di Mourinho, che da ieri risuona nelle orecchie dei tifosi. Tirana è stata il Paradiso, la gioia più grande per chi in Europa non aveva mai vinto nulla ad eccezione di una Coppa delle Fiere nel 1961, e in egual misura per chi sempre in Europa aveva invece vinto tutto quello che poteva negli ultimi vent’anni. È la notte in cui i mondi opposti di José Mourinho e la Roma si toccano perfettamente. Risultato ed emozione, sogno e realtà. La gara scorre in perfetto stile mourinhano, con pochi sussulti nei novanta minuti fatta eccezione per un paio di interventi miracolosi di Rui Patricio nel secondo tempo e, ovviamente, per quel gol di Zaniolo che porta i tifosi della Roma alle stelle, la coppa della Conference League nella Capitale e José Mourinho nella storia del club. Per sempre, anche dopo le 9.25 del 16 gennaio 2024.

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