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Stadio Dall'Ara, ore 18

Roma United

Privi delle stelle Dybala e Lukaku, i giallorossi si compattano per affrontare una delle squadre più in forma della A

Mourinho e i suoi giocatori durante un allenamento della Roma

Mourinho e i suoi giocatori durante un allenamento della Roma (GETTY IMAGES)

17 Dicembre 2023 - 07:00

Bologna è un po’ casa nostra, sia nel numero assoluto, sia riducendo lo sguardo magari agli ultimi anni. Diciamo che delle diciannove sfide disputate al Dall’Ara in questo millennio, più della metà, dieci per la precisione, sono terminate con una vittoria della Roma, cinque in parità e solo quattro con i padroni di casa a festeggiare. Nel 2020 segnò Dzeko all’ultimo respiro, nel 2021 senza il conforto del pubblico Fonseca umiliò il compianto Mihajlovic (oggi allo stadio sarà presente la vedova per un ricordo che unirà le due tifoserie) con un 5-1 senza equivoci, nel dicembre dello stesso anno fu però lo stesso Sinisa ad esultare contro Mourinho (fu la penultima delle loro sfide, prima del ritorno finito in parità) per un 1-0 pieno di polemiche, quando Mourinho consigliò Zaniolo di lasciare l’Italia per ritrovare un po’ di serenità con gli arbitri, mentre l’anno scorso invece finì senza reti, con la Roma al risparmio visto che la partita capitò in mezzo alle due semifinali di Europa League con il Bayer Leverkusen. Ma chiudendo gli occhi tornano in mente alcune splendide sfide negli anni d’oro intorno allo scudetto del 2001 e persino la più bella prestazione dell’anno di Luis Enrique, una sinfonia strepitosa che portò a un 2-0 senza discussioni prima di Natale 2011 contro il Bologna allenato da Pioli. Insomma lo stadio si presta e non spaventa.

Bisognerà vedere come la Roma riuscirà ad assorbire la prima uscita senza tutte e due le stelle dell’attacco da tanto tempo. L’ultima volta accadde il 1° settembre, una delle più brutte partite della stagione, in casa contro il Milan, con Lukaku appena sbarcato e portato in panchina, e Dybala in infermeria proprio come oggi. Della formazione leggerete accanto, Belotti sarà al centro dell’attacco, con lui forse Pellegrini, al rientro dopo la sosta ai box per l’inutile sfida con lo Sheriff e desideroso di riprendersi un po’ i suoi spazi nella considerazione presso i tifosi dopo un avvio di stagione troppo condizionato dagli infortuni e non solo. Da quel Roma-Milan estivo la squadra è sicuramente più compatta, il miracolo che si rinnova ogni anno di Mourinho che miscelando gli elementi a sua disposizione riesce a tirar fuori sempre qualcosa di nuovo - anzi d’antico e di sapore testaccino - si è ripetuto anche stavolta, con i senatori che tirano il gruppo e il giovani che s’inseriscono con spavalderia, fieri di essere chiamati anche loro a recitare in un proscenio tanto nobile. In settimana Roma ha scoperto anche Pisilli, poi magari toccherà a Mannini. Cherubini e Joao Costa e poi così all’infinito perché dietro c’è chi lavora bene (dal mai troppo citato Bruno Conti agli altri responsabili fino a Guidi, l’allenatore della Primavera) e davanti chi quel lavoro sa valorizzarlo. 

Tutti insieme per la Roma, coinvolta adesso in un turbinio di sfide d’alta quota in campionato che la riporterà a terra a metà gennaio con qualche certezza in più. Adesso è la fase dell’ascesa, dopo la partenza ad handicap e la ripresa autunnale. Ora, in pieno inverno e sotto le feste, bisogna alzare l’asticella e affrontare ogni avversario con la fierezza di chi sa di poter vincere con chiunque ma anche con la consapevolezza di dover fare il massimo per ottenere i tre punti. Scendere sotto il livello preteso da Mourinho non basta per uscire indenni da certi confronti, a maggior ragione contro squadre così veloci contro questo Bologna. La sfida (calcio d’inizio ore 18, l’ultima pomeridiana prima di una lunga serie di sfide serali, telecronaca esclusiva su Dazn, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista) vede secondo i bookmakers i padroni di casa leggermente favoriti (2,3 per l’1, 3 per l’x, 3,3 per il 2) proprio in virtù delle ottime cose fatte vedere fino a oggi dalla squadra di Thiago Motta. Vincere farebbe riprendere i punti lasciati con la Fiorentina, perdere renderebbe assai ostiche le prossime sfide con Napoli e Juventus.

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