AS Roma

L'adrenalina dei big match e un trend da invertire

Nelle prossime sei giornate, la Roma affronterà solo squadre tra le prime otto in classifica. Un mese per testare le nostre ambizioni Champions

Lukaku e Dybala contro il Sassuolo

Lukaku e Dybala contro il Sassuolo (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
08 Dicembre 2023 - 07:00

Roma chi sei? Una domanda dalla risposta non scontata, visto l’andamento lunatico che ha caratterizzato il cammino dei giallorossi fin qui. Da una parte la squadra sfrontata e frivola dei primi turni, in grado di creare occasioni, esprimere bel gioco e raccogliere nulla; dall’altra la formazione concreta e decisa, capace di rimanere attaccata alla gara e al risultato fino all’ultimo momento, recuperando svantaggi e mantenendo, da più di due mesi, un passo da qualificazione in Champions League. A rispondere, come sempre, ci penserà il campo, ma è probabile che non bisognerà attendere i verdetti finali di stagione, quando l’inverno cederà il passo alla primavera. Il responso arriverà nel prossimo mese abbondante, partendo da dopodomani fino ad arrivare al 14 gennaio. Non resta che attendere, tifare e provare a trarre le conclusioni.

Adrenalina made in Italy
«Non dobbiamo stare in una zona di comfort, mi dà più adrenalina giocare per non retrocedere che stare in una zona di classifica tranquilla». L’ambizione di Mourinho riassunta in una frase importante, ma celata mediaticamente dal resto, della conferenza stampa alla vigilia di Sassuolo-Roma. Lo Special One si esalta quando sa di dover raggiungere un obiettivo, per quanto difficile esso sia. Un’adrenalina che, probabilmente, nei suoi primi due anni romani ha provato soltanto nei percorsi europei, vissuti fino all’ultima tappa.

A garantire questo tipo di stress positivo, nelle prossime settimane, ci penserà proprio il campionato, a partire da domenica, con una serie di 6 scontri diretti consecutivi. Fiorentina, Bologna, Napoli, Juventus, Atalanta e Milan: questi i prossimi sei avversari della Roma in campionato, da qui fino a metà gennaio, a cavallo tra la fine del girone d’andata e l’inizio del ritorno. Solo sfide ad alta quota, contro sei delle prime otto - la capolista Inter e, ovviamente, la Roma le due escluse dall’elenco - in classifica. Partite in grado di spostare equilibri sottili, con una corsa Champions che si preannuncia febbrile e vede la Roma, dopo 14 turni, quarta a pari punti con il Napoli.

Si può dare di più
Un ciclo di partite che ci dirà molto della Roma, misurandone il reale valore e l’auspicabile crescita rispetto al passato. Nelle prime due annate con Mourinho, proprio il rendimento negli scontri diretti ha rappresentato il punto debole - nella tabella in pagina abbiamo riportato i precedenti degli scorsi due campionati. Una mancanza, quella nei big match, che ha spesso frenato il salto di qualità. Anche in questo primo spezzone di campionato, le sole 3 sfide contro formazioni della parte sinistra della classifica - Inter, Lazio e Torino - non hanno portato a vittorie: una sconfitta e due pareggi, il misero bottino. Insomma, c’è un trend da invertire, per mantenere la media di 2,1 punti a partita che sta caratterizzando la Serie A della Roma dalla quarta giornata - Roma-Empoli - in avanti.

Le coppe
Non solo il campionato, il prossimo periodo, a cavallo delle feste natalizie, vedrà la Roma scendere in campo anche nelle coppe. Andando per ordine cronologico, giovedì prossimo, tra Fiorentina e Bologna, all’Olimpico arriverà lo Sheriff Tiraspol, per l’ultima gara del girone di Europa League. Con la qualificazione agli spareggi ottenuta e il primo posto - con i conseguenti ottavi - ormai più simile ad un miraggio, la sfida ai moldavi somiglia più ad un’occasione per concedere minuti a chi, di recente, non ha trovato spazio.

L’appuntamento con la Coppa Italia, invece, è rimandato al 3 gennaio, con gli ottavi contro la Cremonese. C’è da cancellare la brutta figura di un anno fa e conquistare i quarti contro la Lazio. L’eventuale derby si disputerebbe il 10 gennaio, diventano il settimo scontro diretto in poco più di un mese. Tutta adrenalina per Mou.

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