AS Roma

Zalewski nega tutto e valuta la querela

Nicola resta in ritiro e si allena con l’Under 21 polacca. La tesi di Zaniolo e Tonali: «Solo poker e Blackjack»

Nicola Zalewski in azione con la maglia della Roma

Nicola Zalewski in azione con la maglia della Roma (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Leonardo Frenquelli
14 Ottobre 2023 - 08:47

Fagioli, Zaniolo e Tonali sono indagati o hanno già esposto la loro versione alle autorità, Nicola Zalewski invece nega tutto. Il quarto nome accostato al caso scommesse da Corona e Dillingernews è quello del polacco che indossa la maglia della Roma, attualmente in ritiro con la nazionale polacca Under 21 (dove ha chiesto di “scendere” per ritrovare minutaggio e condizione) e 90’ in campo due giorni fa contro la Slovacchia. E li resterà ad allenarsi.

L’esterno romanista non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali o pubblicato post sui social ma ha fatto sapere di non essere coinvolto. Ben prima che venisse “rivelata” la  sua identità, in tanti avevano riconosciuto il suo profilo nella foto oscurata postata in mattinata, poi dopo le 14 l’annuncio e poco più tardi il chiaro messaggio anche dal direttore della comunicazione della Federcalcio polacca Tomasz Kozlowski: «Non facciamo riferimento in nessun modo ai post su nessun social media. La federazione o la Roma, con cui siamo in contatto, non hanno ricevuto nessun documento riguardo Nicola». Alla luce dell’accusa mossa al giocatore, i suoi legali stanno anche valutando l’opzione di una querela.

Dopo il blitz a Coverciano
Nel corso della giornata di ieri sono emerse anche delle indiscrezioni riguardanti Zaniolo e Tonali  dopo il blitz della Polizia a Coverciano e il rientro dei giocatori dal ritiro della Nazionale. I giocatori avrebbero negato di aver scommesso su partite di calcio, ammettendo di aver giocato a Poker e Blackjack senza sapere si trattasse di siti illegali. «Era giusto che i ragazzi tornassero alle loro famiglie - ha detto il ct dell’Italia Luciano Spalletti ieri in conferenza stampa sugli ex Roma e Milan - ora speriamo che dimostrino la loro estraneità e tornino presto con noi»; «Se sono state fatte cose irregolari è giusto pagare» - ha aggiunto poi il ct a Sky Sport. «È stata vicenda non preventivata - ha dichiarato invece il presidente Figc Gravina - a cui abbiamo risposto con sensibilità e rispetto, delle istituzioni, dei giocatori e della Nazionale. La ludopatia non è un problema del calcio, ma una vera piaga sociale».

La Juventus si è invece espressa sul caso Fagioli, il primo calciatore coinvolto nel caso che sta scuotendo le cronache del calcio italiano: «In merito a quanto riportato da alcuni organi di informazione - si legge nella nota del club bianconero - si precisa come il club abbia tempestivamente preso contatto con la Procura della Figc non appena avuto notizia del possibile coinvolgimento del tesserato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI