AS Roma

Altro poker per la Roma di Mou: è il Gallo ad accendere la luce a Faro

Gara virtualmente chiusa nel primo tempo. Un autogol, Belotti e Pellegrini portano i giallorossi sul 3-0. Poi i cambi e altre due autoreti (una di Kristensen)

Lorenzo Pellegrini con il trofeo vinto con il Farense

Lorenzo Pellegrini con il trofeo vinto con il Farense (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
03 Agosto 2023 - 07:34

I dieci giorni di ritiro portoghese si concludono con una piccola iniezione di ottimismo. In attesa di novità sul mercato, la Roma saluta il ritorno al gol di Andrea Belotti. In amichevole, certo, ma si tratta pur sempre di uno sblocco, che per un attaccante conta eccome, soprattutto se si considera che il lungo digiuno in campionato era stato prolungato anche nei primi quattro test - compresi quelli giocati a Trigoria - contro avversari non esattamente proibitivi. Il Gallo si è mosso tanto come al solito, ha propiziato il vantaggio arrivato su autorete, firmato direttamente il raddoppio ed è perfino andato vicino alla doppietta con un gran tiro fermato soltanto dalla traversa. Segnali confortanti insomma, proprio alla vigilia del ritorno in Italia, avvenuta subito dopo la fine della gara.

La partita per i giallorossi inizia in discesa: tre minuti ed è già vantaggio. Su un cross di Belotti dalla destra, interviene Artur Jorge con scelta di tempo da attaccante per anticipare sul primo palo El Shaarawy. Autogol e 1-0 Roma. Il canovaccio andato in scena con l’Estrela qualche giorno fa a cavallo dei due tempi sembra ripetersi in anticipo. A mettersi in luce è il Faraone, che imbastisce un’ottima transizione sulla sinistra: la combinazione con Spinazzola frutta il cross dell’esterno azzurro per la volée di Belotti, fuori di un niente. Ma anche i padroni di casa si rendono pericolosi: un tentativo aereo testa i riflessi di Rui Patricio.

Nei primi venti minuti il Farense sembra pienamente in partita, soprattutto grazie alla velocità di Baldé, che manda in difficoltà la difesa di Mou: Mancini (con tanto di maschera protettiva per il naso) è costretto più volte all’intervento rude. Poi però la Roma riprende il dominio territoriale e va al raddoppio al 33’: cross di Celik che va a pescare Spina dal lato opposto, palla dietro per Elsha, palleggio e girata respinta dal portiere proprio sui piedi di Belotti, che ribadisce in rete in sospetto fuorigioco. Pochi minuti più tardi è ancora il Gallo a essere protagonista: su tocco di Pellegrini, girata in bello stile che fa tremare la parte bassa della traversa, rimbalzando però al di qua della linea di porta. Tocca allora al Capitano, un po’ in ombra fino a quel momento, arrotondare il risultato a due minuti dalla fine del primo tempo. Il lancio di Mancini lo pesca poco dentro l’area portoghese: lo stop è da urlo, il successivo tocco morbido vale il 3-0.

Dopo l’intervallo i primi cambi: entrano Svilar, Kristensen, Aouar e Dybala, rispettivamente per Rui, Celik, Bove e El Shaarawy. La Joya cerca molto gli scambi con l’ex Lione (posizionato da mezzala in una mediana di alta qualità) e impiega poco a scaldare il suo delizioso mancino, impegnando il portiere da fuori area. La girandola di sostituzioni prosegue alla mezzora, quando cambia volto l’intero terzetto difensivo: entrano Karsdorp, Smalling e Ndicka, con Mancini perno centrale del centrocampo. Il reparto viene completato da Pagano, a sinistra si sistema Zalewski, mentre l’altro superstite della formazione titolare Pellegrini avanza accanto a Dybala in attacco. È però Kristensen a ridare speranze agli avversari, trasformando un innocuo cross nel gol della bandiera portoghese con un tocco indietro che beffa Svilar nell’angolo più lontano. Due neo-acquisti riaccendono il finale: a 7’ dal termine Aouar prova il gran tiro dal limite su lancio di Ndicka, ma trova la risposta pronta del portiere di riserva Carvalho.

A costruire la rete del poker sono però allo scoccare del 90’ due prodotti doc del vivaio giallorosso: Pelle lancia Zalewski, che da sinistra trova un’altra deviazione: l’autogol di Silva vale il 4-1. C’è ancora spazio per un altro gol: nel recupero Maxuel trova il jolly con un poderoso destro da fuori, fissando il finale sul 4-2. Ma al di là del risultato, il lavoro in Algarve si conclude col canto del Gallo.

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