AS Roma

Dal Nagoya Grampus all’Hull City: ecco l’universo giallorosso

Il club inglese che milita nella Championship (Serie B inglese) si aggiunge al Westerlo e al club giapponese. Il brand Roma cresce e si espande

La dirigenza dell'Hull City con Pinto

La dirigenza dell'Hull City con Pinto

PUBBLICATO DA Andrea Di Carlo
22 Giugno 2023 - 08:21

Do you speak Roma?”. Un linguaggio universale, fatto di amore, partecipazione e passione, che non conosce ormai più confini. Perché le mire espansionistiche del brand Roma non si fermano e puntano a conquistare altri territori dove diffondere il verbo. Un dna poliglotta, una visione d’insieme che punta a espandere li proprio orizzonte. Una proprietà statunitense, un allenatore portoghese e un talento argentino: non è l’inizio di una banale barzelletta, ma la struttura dell’attuale Roma, il biglietto da visita da presentare al mondo. E ora, in attesa di sbarcare in terra asiastica, facendo tappa tra Singapore e Corea del Sud, il club giallorosso piazza il suo terzo avamposto sul mappamondo: dopo la partnership con il club giapponese del Nagoya Grampus e la collaborazione con la società belga del Westerlo (dov’è finito in prestito il terzino Bryan Reynolds), ecco l’Hull City, club britannico della Championsip.

Partnership inglese
I primi contatti risalgono al 22 maggio, quando la dirigenza dell’Hull City fu ospite al centro Fulvio Bernardini. Il vice-presidente del club inglese, Tan Kesler, ha raccontato del suo rapporto con Pinto e dell’inizio di questa collaborazione con la società giallorossa in un’intervista esclusiva rilasciata alla BBC Humberside Sport: «Tiago (Pinto) è il loro direttore sportivo, lo conosco dai tempi del Portogallo. La competizione in Italia è feroce, loro devono collaborare con altri club della lega e ci stanno provando, ma comunque devono competere. La Championship è un campionato dal quale puoi mandare i calciatori in Premier più in fretta, vorremmo collaborare dal punto di vista dei calciatori, delle idee e della filosofia. Abbiamo fatto una stretta di mano teorica per il rapporto che abbiamo noi e i presidenti delle due squadre, i quali si vedranno in futuro per sancirla. Sarà una collaborazione calcistica. Noi considereremo i loro calciatori migliori, loro ci parleranno dei loro migliori. Hanno già preso in considerazione alcuni dei nostri per portarli in prima squadra. Loro hanno individuato alcuni dei nostri giocatori, dei quali non farò i nomi, così come noi abbiamo fatto con i loro, ma sono trattative che devono avere un senso, perché bisogna prendere in esame anche la sostenibilità finanziaria».

L’Inghilterra, quindi, dopo il Giappone e il Belgio, in attesa di sbarcare in Asia per una tournèe che senza dubbio aumenterà la visibilità del club giallorosso. Prosegue così il viaggio della Roma nel mondo, tra marketing e strategie di rafforzamento, scambiando o “parcheggiando” giocatori in attesa che diventino del livello della Roma. Un mappamondo che continua a girare, trasportando il brand Roma a caccia di nuovi talenti o di altri sponsor.

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