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La storia

Special Three: sta per nascere la Roma 3.0 di José Mourinho

Tra un mese partirà la terza stagione del portoghese nella Capitale. La sua permanenza è la garanzia per il futuro, mentre si studia un prolungamento di contratto

José Mourinho ringrazia i tifosi giallorossi

José Mourinho ringrazia i tifosi giallorossi (GETTY IMAGES)

09 Giugno 2023 - 09:13

Dare continuità e aumentare le ambizioni. Questo è il mood tra chi sta tessendo le fila del futuro romanista a un mese dal raduno di Trigoria. Una continuità che ha un nome e un cognome: José Mourinho. Sarà ancora lui a sedere sulla panchina giallorossa nella prossima stagione, la terza per lui nella Capitale. Ormai anche gli ultimi dubbi - ne restavano pochi, anche se negli scorsi mesi in molti avevano posto diverse incognite sulla permanenza dello Special One - sono stati sciolti, grazie anche e soprattutto al colloquio tra il tecnico e la proprietà avvenuto a campionato finito, dopo la sfida allo Spezia.

Mourinho, dopo essersi esposto con squadra e tifosi manifestando la sua volontà di proseguire a Roma, è stato rasserenato dai Friedkin sui piani per il domani giallorosso. Proprio per questo, la permanenza del portoghese può essere vista dai tifosi come la principale garanzia sul futuro.

La logica conseguenza
Lascia o raddoppia? Raddoppia. Non solo la conferma per il terzo anno, ma anche le basi gettate per un prolungamento del contratto che lega lo Special One alla Roma. C’è chi parla di annuncio imminente ma, al di là delle tempistiche, ancora incerte, nelle prossime settimane ci sarà un incontro tra José Mourinho, Dan e Ryan Friedkin - possibile sede Londra, dove i texani hanno una sede operativa delle loro altre attività e JM sta trascorrendo la prima parte di vacanze con la famiglia - con l’obiettivo di estendere il legame oltre alla scadenza in questo momento fissata al 30 giugno 2024.

Il possibile prolungamento non è altro che la logica conseguenza della scelta fatta, perché se hai Mourinho in panchina difficilmente gli fai iniziare una stagione con il contratto in scadenza. All or nothing, per citare la serie con il tecnico di Setubal protagonista girata ai tempi del Tottenham. E a proposito del suo passato, a Mourinho non è mai capitato di iniziare un campionato da “precario”, difficile voglia provare questo brivido - si fa per dire - arrivato a 60 anni e con una carriera trionfante alle spalle. Un terzo anno alla Roma - soltanto nella sua prima esperienza al Chelsea e al Real Madrid era rimasto tanto - sì, ma con affaccio su un futuro ancor più a lungo termine. Non resta altro, dunque, che mettersi al lavoro per progettarlo questo futuro.

La promessa mantenuta
«Se dovesse immaginare la sua Roma tra tre anni, come la vedrebbe?». «Festeggiando». «Cosa?». «Qualcosa». Un breve siparietto  tra un giornalista e José Mourinho andato in scena l’8 luglio 2021, nel giorno della presentazione del portoghese, e ormai impresso nella mente di tutti i romanisti. Fin dal giorno zero Mou non ha mai nascosto quella che è la sua ambizione nella Capitale, che poi è la stessa che lo accompagna dai tempi del Porto: vincere. Qui l’ha già fatto al primo tentativo, un anno fa, quando al cielo di Tirana ha alzato la Conference. Ha sfiorato il bis una settimana fa a Budapest. Ora vuole competere anche in Serie A.

Soprattutto in ottica di un progetto a lungo termine, Mou lavora per costruire - di concerto con Tiago Pinto, che ha già inaugurato il mercato estivo - una rosa che possa lottare nel corso degli anni per il vertice del campionato. Sfruttando quella continuità che ad altri, in un’estate ricca di cambiamenti, può mancare.

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