AS Roma

L'applauso da parte dello Stadio Olimpico dopo la doccia gelata

Tra difficoltà e orgoglio. Festeggiate le giallorosse di Spugna campionesse d'Italia e la Primavera di Guidi vincitrice della competizione nazionale

La Curva Sud in Roma-Milan 1-1 2022-23

La Curva Sud in Roma-Milan 1-1 2022-23 (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
30 Aprile 2023 - 11:10

La Roma è uscita tra gli applausi nonostante la doccia gelata del recupero, con il pari del Milan che ha frenato gli entusiasmi dell’Olimpico in delirio dopo il pesantissimo gol di Abraham appena dopo lo scadere e le ambizioni dei giallorossi di staccare i rossoneri nella corsa Champions. Un punto che suona come due punti persi però è stato accolto dal popolo giallorosso, dopo una prestazione di sacrificio in mezzo a tante difficoltà di partenza e sopraggiunte. E una quasi vittoria, che tiene la Roma assolutamente in corsa per la Champions ma con un grande rammarico per quello che è stato per quattro minuti e che non è stato più dal 97’. Davanti a uno stadio ancora una volta maturo e caldo, che ha incitato senza sosta gli uomini di Mourinho per i cento minuti giocati tra primo e secondo tempo. 
Erano 64.191 gli spettatori nell’impianto del Foro Italico, con il settore ospiti occupato dai sostenitori milanisti quasi pieno (una sola striscia di una quindicina di seggiolini è stata lasciata libera per separare un po’ più del normale la curva Nord dai distinti Ovest). «Vittima di un gesto vile, ora bandiera eterna di tutti i romanisti», lo striscione della Curva Sud che ha ricordato Antonio De Falchi, il tifoso ucciso nel 1989 a San Siro, a cui lo stadio ha inneggiato.


Ragazze e ragazzi campioni


Un bel po’ prima del fischio d’inizio anche sui maxischermi dell’Olimpico la Roma Femminile si è laureata campione d’Italia, poi festeggiata con una standing ovation all’intervallo dai 64mila presenti. Grande soddisfazione dei presenti, anche se non tantissimi in quel momento, visto l’orario. Poco dopo in corso di partita è arrivato anche l’omaggio della Sud per le ragazze di Spugna, con tanto di citazione dell’inno “Campo Testaccio”: «Con la bandieretta in mano e il vessillo sul petto, grazie ragazze». All’intervallo della partita invece hanno sfialto e alzato sotto ogni tribuna la Coppa Italia appena vinta i ragazzi di Guidi, protagonisti fra l’altro del gesto di portare il trofeo al cimitero di Castellabate dopo il trionfo da Agostino Di Bartolomei.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI