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Il mister

Mourinho: "Siamo stati superiori. Felice per i tifosi e i ragazzi"

Le parole del tecnico dopo la vittoria col Feyenoord: "Gara difficilissima da gestire, abbiamo avuto coraggio. Dybala qui ha trovato gioia e amore"

José Mourinho in panchina durante Roma-Feyenoord

José Mourinho in panchina durante Roma-Feyenoord (GETTY IMAGES)

La Redazione
21 Aprile 2023 - 00:16

Avanza la Roma, che batte 4-1 il Feyenoord e accede in semifinale di Europa League. Al termine del match vinto dai giallorossi, José Mourinho è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dallo Special One.

Una serata diversa dalle altre. Bisognava mettere in campo tanti valori contro un avversario forte, la sfortuna e gli infortuni.
"Penso di sì, magari qualcuno ha opinioni diverse. Secondo me abbiamo giocato benissimo una partita difficile da giocare. La situazione di Dybala non ha aiutato a prepararla, l'infortunio di Gini non ha aiutato a gestire una partita così, perché abbiamo utilizzato un cambio quando sapevo che per mettere Paulo dovevo avere un cambio di riserva. I ragazzi l'hanno gestita con concentrazione, coraggio, attaccando e gestendo nei momenti giusti. Grande partita contro una squadra ottima, ma siamo stati superiori".

Conta molto la sua gestione dei cambi e della gara.
"Da questo si capisce perché ho i capelli bianchi. Spalletti è un pelatone, io invece li ho bianchi. Ho giocato almeno 150 partite europee e ho visto di tutto. Ho detto ai ragazzi che oggi sarebbe stata diversa, che se fossimo stati sull'1-0 al 90' sarebbe stato perfetto. Poi con il mio staff abbiamo gestito la partita, resa difficile dal cambio di Wijnaldum. Quando ho messo Dybala ho dovuto mettere gli altri due per avere un altro slot. Però non sono io a giocare, loro corrono e si sacrificano e sono molto contento per i ragazzi".

Abbiamo tanti ospiti in studio con delle curiosità.
"Non c'è Cassano no?".

Dybala ci ha detto che gli avevi detto che sarebbe stata una gara di questo tipo. Quanto sei orgoglioso di aver creato quello che hai creato a Roma?
"Ovviamente ho l'esperienza per capire che cosa sto facendo ma sono equilibrato, diciamo così. Come ho detto tempo fa sono in una fase della carriera in cui contano più i giocatori e i tifosi, io sono l'ultimo. Cerco di dare gioia ai tifosi e ai ragazzi le condizioni per crescere e migliorare. Sono orgoglioso di questo. Anche senza vittoria anche stasera so che i tifosi sarebbero tornati a casa con quello che siamo e mettiamo in campo. C'è chi si è sacrificato, Gini e Smalling si sono fatti male e chi è entrato ha fatto bene. Non sono mai arrabbiato con loro. Abbiamo i nostri limiti ma io sono con loro e contento per loro. Ora la testa va a Bergamo e dimentichiamo l'Europa League".

Negli ultimi minuti hai aizzato il pubblico, ma fa parte di te. Dybala aveva perso fiducia? Come è tornato così?
"Sai meglio di me del suo ultimo anno alla Juve, ma la mia sensazione è che cercava più la gioia persa che la fiducia. L'ha trovata qua con un bel gruppo, un allenatore che lo capisce e un pubblico che lo ama. Ha uno spazio in campo con due-tre giocatori che lo supportano e una leadership per qualità e personalità. Penso sia questo. Lui sicuramente penserà di avere qualità per giocare nelle squadre più forti al mondo e fa bene, ma qui ha trovato grande gioia e amore e si vede in campo. Lui ha rischiato, io gli ho dato la libertà di entrare, provare e in caso anche di uscire due minuti dopo. Alla fine ha giocato 55' e mi sembra abbia finito bene".

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