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Il caso

No Premier League No Party. Nicolò Zaniolo rimane alla Roma

Il Bournemouth ha chiuso la porta dopo il suo ripensamento improvviso. Il ventidue giallorosso vivrà da separato in casa per tutto il resto della stagione

Nicolò Zaniolo in azione a Trigoria durante un allenamento

Nicolò Zaniolo in azione a Trigoria durante un allenamento (As Roma via Getty Images)

Andrea Di Carlo
01 Febbraio 2023 - 09:23

E pensare che il colpo di scena era davvero dietro l’angolo, se non fosse che ogni azione porta con sé reazioni e conseguenze. E così anche la clamorosa riapertura di Nicolò Zaniolo nei confronti del Bournemouth rimarrà materiale utile solo e unicamente per il fantastico libro dei retroscena di mercato, di quegli affari che potevano essere ma che non sono stati, non riuscendo però a rappresentare la vera svolta per il suo futuro. I dirigenti inglesi, delusi dall’atteggiamento del calciatore che non li ha voluti incontrare per ragionare insieme sull’offerta, non hanno voluto ascoltare le ragioni del ripensamento del 22 giallorosso, virando poi con decisione su Traoré del Sassuolo. Un’altra lampante fotografia degli ultimi dieci giorni della vita professionale di Zaniolo, che sognava il Milan o il Tottenham e si è ritrovato a rincorrere a meno di 24 ore dal termine della finestra invernale l’offerta del Bournemouth, che aveva rifiutato con decisione e convinzione solamente qualche ora prima.

Un paradosso, la beffa che chiude il cerchio ad una vicenda dai confini davvero surreali. Diversi i rumors che hanno colorato la giornata di chiusura del mercato invernale, dal pressing del Leeds alla presunta offerta dell’Everton ma nulla di concreto e soprattutto in linea con i parametri del club giallorosso: 30 miliomi di euro, tutti e subito. Per questo motivo nessun altro ha avuto l’intenzione di affacciarsi dalle parti di Trigoria per approfondire il tema legato a Zaniolo.

Separato in casa
E ora per Nicolò si apre lo scenario di una forzata convivenza da soggetto indesiderato tra le mura di Trigoria. La posizione dei Friedkin, condivisa da Tiago Pinto e Mourinho, non sembra presentare margini di ripensamento all’orizzonte. Il calciatore quindi si allenerà a Trigoria, senza però rientrare nelle rotazioni dello Special One, non potendo di fatto partecipare alle attività della squadra. Così (salvo clamoroso reintegro) fino a giugno, quando il mercato tornerà a tendere una mano alle parti per salutarsi.

Le regole dei Friedkin
Uno scenario probabile, senza dubbio, ma non scontato. Perché la proprietà giallorossa non intende fare sconti di nessun tipo: per acquistare il cartellino di Nicolò Zaniolo servirà un’offerta da circa 30 milioni di euro. Il Milan, che rimane la priorità del ragazzo, è avvisato, vista l’intenzione di riprovare l’assalto a Zaniolo in estate. Ma la cifra richiesta rischia di far scappare gli estimatori del calciatore. Mesi di riflessione e mediazione attendono tutte le parti coinvolte per risolvere una situazione davvero molto complicata che rischia di finire anche sull'insidioso legale. 

Le altre operazioni
Mourinho alla fine può sorridere per gli arrivi di Ola Solbakken e Diego Llorente, a dare più brillantezza e strappi all’attacco e più qualità nell’uscita palla al piede alla difesa. Hanno invece salutato Matias Vina e Eldor Shomurodov. L’uruguiano si è trasferito al Bournemouth con la formula del prestito oneroso a 750mila euro con diritto di riscatto per gli inglesi fissato a 15 milioni; invece l’attaccante uzbeco ha scelto lo Spezia per rilanciarsi per i prossimi sei mesi, facendo incassare alla Roma 1,5 milioni di euro per il prestito oneroso. Ora parlerà il campo, sarà lui il giudice imparziale a certificare la bontà delle scelte fatte in questo mercato.

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