Abodi: “Giusto chiudere le trasferte. O si è tifosi o si è delinquenti”
Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il Premio Biscardi al Coni in merito allo stop delle trasferte per i tifosi della Roma

Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, durante una conferenza (GETTY IMAGES)

Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha rilasciato alcune dichiarazioni, in occasione del Premio Biscardi al Coni, in merito allo stop alle trasferte per i tifosi di Roma e Napoli.
"La soluzione giusta è la decisione che è stata assunta. Sono convinto che la decisione del Ministro è quella che andava presa. Nella riunione che abbiamo fatto ho parlato di una necessità di rendere più puntuali le sanzioni. Nel mio mondo ideale paga chi è colpevole. Se mille persone fanno un coro incivile quei mille pagano e chi sta in un’altra città non paga. Dobbiamo abituarci anche a conoscere le norme e rispettarle. Questi erano temi anche di 20-30 anni fa, negli stadi c’è una precipitazione degli incidenti, i numeri sono sempre più bassi, anche se gli stadi sono sempre gli stessi.
Vogliamo rendere gli stadi sempre più intelligenti tecnologicamente, fare sì che entrino tanti bambini e che siano in una condizione di socialità e di piacere, invece di una militarizzazione degli spazi. Bisogna arrivare a una divisione netta tra il fregiarsi del titolo di ‘tifoso’ e tutto il resto. Non si può essere tifosi delinquenti. O si è tifosi o si è delinquenti. Non sono contento di quello che è successo, anche a livello internazionale non aiuta la nostra immagine. Non erano tifosi che si scontrano, ma delinquenti alla Gomorra e Suburra. Si sono incontrati come gli attori di quelle serie televisive, fatico a comprendere l’utilità di questi fatti".
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