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La partita

Con Roma-Bologna si ricomincia: belli di giorno

Dopo la lunghissima sosta per il Mondiale, torna la Serie A. Mourinho ritrova Motta, un suo scudiero, e i suoi assi. Per i giallorossi, obiettivo tre punti

Una foto della curva Sud

Una foto della curva Sud (GETTY IMAGES)

04 Gennaio 2023 - 11:05

Una prima, speriamo piacevole, novità questo 2023 l’ha già portata e abbiamo già avuto modo di parlarvene: il 16 gennaio nascerà infatti Radio Romanista affiancando il percorso di un quotidiano che da oltre 18 anni vive sul mercato editoriale nutrendosi solo della passione per l’As Roma. Ciò che porterà invece di buono il campo lo cominceremo a scoprire oggi pomeriggio. Intorno alla Roma continuano a muoversi filari di interessi non confessati, e di sicuro non sempre ispirati dalla passione di cui parlavamo prima. C’è il direttore di un quotidiano che ormai da tempo si è autoproclamato ufficio stampa ombra di Mourinho e che periodicamente ci informa circa gli umori dell’allenatore portoghese. Se Mou pubblica su Instagram una foto in cui è in completo relax, l’interpretazione è che il tecnico sia fermo come uno scultore senza materia da plasmare, se poi non pubblica niente è scontento lo stesso, ma per rispetto al club non vuole farlo capire. Se si dice “frustrato” per qualche rinforzo che tarda ad arrivare vuol dire che è quasi pronto al divorzio, ma se poi magari quel rinforzo arriva allora è il caso di continuare il matrimonio. Se per un periodo non parla è frustrato lo stesso perché il giovane Tiago sembra proprio non capirne le esigenze (e non è chiaro se è perché è giovane o perché incapace). Però, attenzione: l’allenatore mica è un pirla, capisce che gli accordi con l’Uefa non permettono altre spese, e ovviamente lo accetta. Ma è frustrato lo stesso. 


Chissà chissà cosa pensa davvero Mourinho, che di sicuro per il momento non parla ed essendo squalificato non è tenuto a farlo neanche a margine delle partite, ma forse dovrà farlo dopo l’infrasettimanale di giovedì col Genoa in Coppa Italia. Ai più duri di comprendonio, uffici stampa autoproclamati compresi, la situazione l’ha chiarita nei dettagli il “giovane” ma per niente stupido Tiago Pinto alla Gazzetta dello sport: «Frattesi non possiamo permettercelo, acquisteremo solo se uscirà qualcuno, ma non daremo nessuno in prestito. i nostri rinforzi sono Dybala e Wijnaldum». I tifosi della Roma, che per fortuna loro non hanno bisogno di uffici stampa ma si esprimono assai chiaramente allo stadio con il dilagante entusiasmo che ha accompagnato la Roma fino a oggi e che a questo punto è presumibile che continui fino al termine della stagione, hanno capito benissimo che i veri rinforzi arriveranno se l’infermeria resterà vuota come in questi giorni: una Roma che possa puntare contemporaneamente su tutti i suoi migliori giocatori della rosa quest’anno non l’abbiamo ancora vista ma è auspicabile che la vedremo molto presto.

 
Intanto stasera, contro l’agguerrito Bologna di Thiago Motta (un altro dei 1000 scudieri di Mourinho sparsi per il mondo), vedremo all’opera contemporaneamente i nostri Beatles, i Fab Four: Pellegrini, Dybala, Zaniolo ed Abraham. Presto faranno parte della squadra anche Solbakken e Wijnaldum, magari anche con lo Spinazzola migliore. Qualche prova di cambiamento tattico in questi giorni di assenza mondiale è stata fatta, ma senza troppa convinzione. L’impressione è che Mou vorrebbe tornare al suo 4231, forse il modulo migliore che si possa immaginare per la rosa di cui dispone, ma teme ancora che in assenza di un centrocampo più dinamico, che solo l’olandese al top della forma potrebbe garantire, la difesa resti troppo esposta. Intanto oggi, nell’inusuale orario delle 16,30 di un giorno infrasettimanale, sia pur di mezza festa alla vigilia dell’Epifania, dovremmo tornare ad esultare. E quanto sarà bello a distanza di due mesi dall’ultima volta. Oggi si riparte e non ci si fermerà quasi più, una lunga volata verso il nostro futuro migliore. Accompagnato ogni giorno dal vostro quotidiano preferito e, dal 16 gennaio, anche da Radio Romanista. Ne vedremo, e ne sentiremo, delle belle.

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