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L'intervista

Pastore: "La Roma il mio più grande rimpianto. Non sono stato all'altezza"

El Flaco: "L'infortunio all'anca è stato il peggiore della mia carriera: ho sofferto 8 mesi di dolori acuti. Ma è una piazza straordinaria anche per i tifosi, unica"

Javier Pastore contro il Cagliari

Javier Pastore contro il Cagliari (GETTY IMAGES)

La Redazione
09 Dicembre 2022 - 11:54

Javier Pastore ha rilasciato delle dichiarazioni a Goal.com. Tra i temi trattati la sua permanenza a Roma. Queste le sue parole: 

“Andare a Roma? Lo rifarei. Roma è una piazza straordinaria per giocare a calcio, non solo per la squadra ma anche per i tifosi, è unica. Sportivamente non sono purtroppo stato all’altezza, ho avuto problemi fisici e il primo anno con Di Francesco non c’è stato il feeling che avrei voluto. In mezzo c’è stato anche un cambio di proprietà. Tanti tasselli che non sono andati al loro posto. Ma non rimpiango nulla, sono stato 3 anni in una città bellissima con dei tifosi che mi hanno trattato meravigliosamente. Anche se sui social poteva sembrare il contrario, quando andavo in giro per la città ho sentito sempre l’affetto e il calore delle persone. Sono deluso da quello che ho fatto perché i tifosi meritavano di più”.

Su un gol sfiorato in un derby di marzo 2019.
“Non credo che un goal possa cambiare così tanto. Venivo da tre mesi in cui non avevo giocato nemmeno un minuto. Stavamo perdendo e Di Francesco mi ha mandato in campo. Non ho capito per quale motivo, visto che per tre mesi non mi aveva mai fatto giocare nemmeno un minuto. È andato contro la squadra, avrebbe potuto mettere calciatori che stavano giocando con continuità invece ha scelto me che erano tre mesi che non giocavo. Ho anche avuto quella chance per segnare, ma mi mancavano minuti nelle gambe e condizione fisica. Ho avuto la sfortuna di non segnare, ma non credo che avrebbe cambiato il mio percorso con la Roma”.

Sul più grande rimpianto in carriera. 
"La Roma. Era una squadra in cui avrei voluto fare molto bene. Sapevo che sarebbe stata una sfida difficile ma avevo tantissima voglia di far bene. Ho il rimpianto di non essere stato al 100% fisicamente. L'infortunio all'anca è stato il peggiore della mia carriera e ha pregiudicato il mio rendimento. Ho sofferto 8 mesi con dolori acuti, più altri 6 post operazione. La squadra non poteva aspettarmi, lo capisco. Resta questo il mio rimpianto".

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