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fra campo e mercato

Per Kumbulla gennaio diventa un mese cruciale

Richiesto nello scorso mercato estivo, Marash è rimasto giocando pochissimo. Cerca spazio alla ripresa del campionati per non dire addio alla Roma

Kumbulla nell'amichevole contro gli Yokohama Marinos

Kumbulla nell'amichevole contro gli Yokohama Marinos (As Roma via Getty Images)

05 Dicembre 2022 - 09:31

Anno nuovo, vita nuova. A Roma o altrove, Marash Kumbulla punta il 2023 come il momento della possibile rinascita. Gli infortuni che lo hanno tormentato nei primi mesi di stagione sono ormai alle spalle e adesso l’ex veronese sta ricaricando le pile a Dubai (come diversi altri suoi colleghi). Ma già nel corso della tournée giapponese ha dimostrato di essere tornato in piena forma, disputando da titolare entrambe le amichevoli giocate dalla Roma in Oriente. Non basta però. Il suo obiettivo più o meno dichiarato è riconquistare spazio. Troppo esiguo il numero di minuti in campo fino alla sosta: appena 49 fra campionato e coppa, ben al di sotto delle aspettative stagionali.

Nella scorsa estate Kumbulla era stato cercato a più riprese, col Torino dell’ex mentore Juric in prima fila. Il tecnico croato lo ha lanciato titolare nel Verona appena preso possesso della panchina gialloblù. Scelta coraggiosa per la combinazione di età (Marash era appena diciannovenne) e delicatezza del ruolo, ma la risposta del ragazzo di Peschiera del Garda è stata più che positiva e il suo contributo decisivo per la sorprendente stagione dell’Hellas. Un exploit che gli ha fruttato l’interesse delle big di Serie A, fra le quali alla fine l’ha spuntata la Roma con un esborso non indifferente (intorno ai 25 milioni), dimostrando di puntare forte su di lui. E l’arrivo di Mourinho non ha compromesso il numero di presenze del centrale: 28 complessive nella seconda stagione (come nella prima sotto la guida di Fonseca) culminate col trionfo europeo proprio nella sua Albania.

L’anomalia è quella attuale, ma in questa prima parte del 2022-23 hanno pesato eccome le noie fisiche. L’italo-albanese è stato schierato dall’inizio nella seconda gara casalinga del campionato, contro il Monza, ma dopo soli 28 minuti un problema alla coscia lo ha costretto ad alzare bandiera bianca e a restare in infermeria per un mese, fino a inizio ottobre. Un altro problema muscolare lo ha poi fermato alla vigilia della sfida di Europa League col Betis a Siviglia, per farlo tornare a disposizione dopo la prolungata assenza proprio mentre il terzetto titolare dava il meglio di sé. Risultato: Kumbulla è stato utilizzato col contagocce. All’orizzonte non si profilano per ora manifestazioni d’interesse nei suoi confronti, anche perché il contratto è ancora lungo (scadenza 2025) e l’ingaggio (1.8 l’anno) esclude a priori una serie di ipotetici pretendenti. Ma se dovesse arrivare un altro centrale, il suo futuro si incanalerebbe altrove.

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