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il caso

E adesso si tenta una difficile mediazione con Karsdorp

La società è dalla parte del tecnico portoghese. L’ira del procuratore: "Vogliamo una spiegazione". Oggi a Trigoria l’incontro tra il giocatore e Mourinho

Mourinho e Karsdorp a colloquio

Mourinho e Karsdorp a colloquio (MANCINI)

11 Novembre 2022 - 09:10

Johan Henkes non ci voleva credere. Henkes altri non è che il procuratore di Rick Karsdorp, punta di diamante di una scuderia tuttaltro che affollata. Il buon Johan, mercoledì scorso,  non stava seguendo la partita della Roma contro il Sassuolo. In cui, peraltro, sapeva che il suo assistito si sarebbe messo seduto in panchina. Tutto poteva pensare meno che poi si sarebbe scatenato il finimondo, conseguenza delle durissime parole di Mourinho nel dopo partita rivolte proprio, senza comunque fare mai il nome, proprio all’orange in giallorosso. Pare che quando a Henkes è stato riferito l’accaduto, abbia avuto un mezzo mancamento. C’è da capirlo. Ha provato subito a mettersi in contatto con la dirigenza della Roma, c’è riuscito nella giornata di ieri ed è probabile che nelle prossime ore sbarchi a Fiumicino per poi dirigersi a Trigoria per confrontarsi con Tiago Pinto con cui i rapporti, almeno fino a mercoledì scorso, sono stati molto cordiali, fortificati nel marzo del duemilaventuno, dal rinnovo e prolungamento contrattuale fino al giugno del 2025 (a fronte di uno stipendio di oltre due milioni di euro netti a stagione). Elemento, quello dei soldi, che dopo le parole di Mourinho ("Al giocatore ho detto di trovarsi una squadra a gennaio"), ha un certo peso visto che mister Henkes dovrebbe essere quello che dovrà trovare un nuovo club al suo assistito. Cosa, peraltro, a cui pare credere poco lo stesso Mourinho. Di certo il procuratore del giocatore non ha metabolizzato l’accaduto come un incidente di percorso come ha dichiarato ieri alla testata olandese Nos: "Sono sorpreso per le dichiazioni di Mourinho, voglio una spiegazione. Siamo anche stupiti dal fatto che tutti puntino su Rick senza che Mourino o la Roma ne citino il nome. Vogliamo una spiegazione dal club sulle parole del tecnico e sul modo in cui lo ha fatto".

Se il buongiorno è questo, difficile che si possa tornare indietro. Anche se ieri la Roma, ufficiosamente, ha fatto sapere che in passato erano già successi casi di questo tipo, alcuni erano rientrati (Kumbulla) altri no (Villar e Diawara). La patata bollente la società la lascia interamente nelle mani del tecnico (ieri non c’è stata nessuna conferma per una possibile multa). I Friedkin sono stati relazionati su tutto, sono rimasti sorpresi dell’accaduto ma hanno ribadito il loro totale appoggio al portoghese. Oggi, alla ripresa degli allenamenti, le parti si ritroveranno a Trigoria. Al momento non è previsto un faccia a faccia tra giocatore e Mou, ma se lo dovesse chiedere il giocatore ci sarà. Se l’esterno dovesse in qualche modo chiedere scusa per gli atteggiamenti sbagliati che il tecnico gli ha imputato, la situazione potrebbe rientrare (a noi sembra comunque difficile) in tempi relativamente brevi, altrimenti il rischio è una rottura insanabile.

E, quindi, Karsdorp dovrebbe trovarsi una nuova squadra. Ma, viste anche le cifre che si porta dietro per ingaggio a stagione e numero di anni,  trovargli una sistemazione a gennaio tutto sarà meno che una passeggiata di salute. Nel migliore dei casi, a meno che non compaia qualche club generoso ed estimatore di Karsdorp, si può immaginare un prestito soprattutto in Olanda. Magari a quel Feyenoord che a noi evoca solo ricordi (anche recenti) orgasmici, da dove la Roma lo acquistò e dove Rick è tornato in prestito per una stagione dopo gli inizi non proprio esaltanti con la maglia della Roma, complici anche alcuni infortuni. In alternativa potrebbe esserci qualche altro club olandese o belga. Ma al momento non c’è nessuna notizia di questo tipo. Per il resto sul mercato italiano potrebbe (molto potrebbe) materializzarsi un nuovo interessamento dell’Atalanta che un paio di anni fa fu molto vicina all’acquisto dell’olandese (ma a destra Gasp ha Zappacosta, Hataboer e Soppy). 

A meno di una ricomposizione di una situazione che per certi versi sembra senza ritorno, la rottura con Karrsdorp apre definitivamente le porte della titolarità al turco Celik. Che, certo non per colpa sua, è stato incosapevolmenteuna delle cause di un Karsdorp che fin dall’inizio della stagione tutto è sembrato meno che tranquillo. Dopo le cinquatuno partite giocate nella passata stagione (dove però non ha mai avuto concorrenza tra prima Reynolds e poi Maitland-Niles), l’olandese probabilmente ha metabolizzato male (e questa è colpa sua) l’arrivo del turco proprio nel suo ruolo. Invece che interpretarla come uno stimolo a fare ancora meglio per tenersi stretto il suo posto, l’olandese non ha mai risposto bene in campo, dimostrando in più di un’occasione di non riuscire a reggere la pressione e andando incontro anche ad alcuni errori clamorosi come quello in occasione del primo gol subito a Udine. Ora, dunque, toccherà a Celik che, nonostante sia stato frenato da un infortunio al ginocchio, quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente garantendo comunque un rendimento dignitoso. In alternativa come è già successo, Mourinho potrà utilizzare Zalewski che ha già giocato a destra. 

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