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Porto-Roma, Marelli: "L'errore non è di Çakir, ma di Marciniak: ha deciso per lui"

L'ex arbitro di Serie A, che oggi cura un blog, commenta gli episodi degli ottavi: "Su Florenzi era rigore. Il mancato controfallo? Non ha rispetatto le regole"

Çakir decreta il calcio di rigore a favore del Porto, di LaPresse

Çakir decreta il calcio di rigore a favore del Porto, di LaPresse

08 Marzo 2019 - 15:10

Luca Marelli, ex arbitro di Serie A, è una delle voci più ascoltate sul web per quel che riguarda i dubbi sulle scelte arbitrali. Questo grazie anche al suo blog, lucamarelli.it, su cui commenta i principali episodi arbitrali delle partite di Serie A.

A lui abbiamo chiesto un parere sull'arbitraggio di Çakir e colleghi, partendo dal fallo da rigore di Florenzi su Fernando: «Su questo c'è poco da discutere: è una sciocchezza del giocatore. In Europa le trattenute vengono fischiate sempre. E poi c'è il Var, ti vedono. La spalla di Fernando non può essere in fuorigioco, perché il software calcola con tecnologia tridimensionale, non sbaglia». Altrettanto da rigore era, secondo Marelli, il fallo su Schick: «Io non dico che è assolutamente rigore, ma a mio parere lo è. In una situazione del genere, con un rigore assegnato pochi minuti prima agli avversari, col passaggio ai quarti in ballo, col tempo che sta finendo, perché non chiamare Çakir alla on-field review? A me sembra che Marciniak abbia impiegato due minuti per poi decidere lui. Cosa guardava in quei due minuti? Se c'era il tocco? Allora aveva anche lui il dubbio, quindi doveva avvisare Çakir. Poi magari lo vede e non lo dà, ma almeno avrebbe deciso l'arbitro». Una situazione che sembrerebbe confermata dal giornalista Stefano Piccheri, secondo cui ieri Çakir, in aeroporto, avrebbe dato la stessa spiegazione a un tifoso.

Un altro episodio dubbio è l'uscita di Casillas su Dzeko in occasione del fallito "scavetto" del bosniaco: «Il movimento dello spagnolo sembra un po' una furbata per andare a cercare Dzeko. Però è vero pure che lui non si lamenta per niente. Ma il dubbio rimane». Sul mancato controfallo per la Roma, in occasione di una rimessa battuta male dal Porto, nel primo tempo supplementare: «Questo è un errore abbastanza grave. Se il pallone fosse rimbalzato prima fuori dal campo e poi dentro, sarebbe stata giusta la ripetizione. Ma il pallone è entrato in campo, quindi è un problema del giocatore, non dell'arbitro o degli avversari. Andava ripetuta, sì, ma dalla parte opposta». In conclusione, però, per Marelli «Çakir ha arbitrato bene. Sul rigore la colpa è di chi stava al Var. Ha dovuto gestire una partita tesissima. Lo scontro tra Pepe e Dzeko non è stato facile da gestire. Militao, è vero, non doveva uscire dal campo senza ammonizione per la quantità di falli che ha fatto. Zaniolo era giusto che venisse ammonito, aveva fatto una serie di falli nei minuti precedenti».

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