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Il 22

Stagione 2022-23: adesso Zaniolo può davvero volare

Dopo un’estate di umori alterni e chiacchiere, Nicolò è stato il migliore della prima giornata. Mourinho sta puntando forte su di lui per una Roma votata all’attacco

Nicolò Zaniolo in Roma-Shakhtar Donetsk

Nicolò Zaniolo in Roma-Shakhtar Donetsk ((As Roma via Getty Images))

Matteo Vitale
18 Agosto 2022 - 12:19

Ottima la prima. È stata una lunga estate quella di Nicolò Zaniolo, tanto che gli sarà sembrato di viverne tre diverse, tra la festa per vittorie in Conference League, le voci di mercato e tanto lavoro atletico per presentarsi a Trigoria e a questo inizio di stagione con un fisico meno pesante, più asciutto, meno muscoloso ma più snello e adeguato alle sue caratteristiche tecniche. E contro la Salernitana si è visto. Le giocate che il numero 22 ha fatto vedere contro la squadra di Nicola hanno fatto pensare a grandi campioni del passato, hanno fatto intravedere un livello potenziale maggiore rispetto a quanto mostrato durante la scorsa stagione, che con il senno del poi prende sempre più le sembianze di un’annata di rodaggio a tutti gli effetti, conclusa con lo storico gol a Tirana.

Nicolò è tornato, anzi, è diventato ancora più forte. Il suo impatto nella prima partita ufficiale della stagione è stato impressionante: strappi di 60 metri lungo tutto il campo, movimenti rapidi nello stretto, come quello che gli ha consentito di sparare quel bolide che gelato Sepe, costretto a soffiare in direzione del pallone sperando che finisse all’esterno della rete. Sempre presente nella manovra giallorossa, pericoloso in zona gol, seppur sprecone, lucido nelle scelte con la palla tra i piedi e intelligente nei movimenti senza palla. Lo scorso anno il 22 aveva dato più volte idea di voler fare tutto da solo, con il risultato di essere spesso infruttuoso, mentre il pre-campionato appena vissuto, durante il quale Zaniolo ha parlato a lungo con Lorenzo Pellegrini (anche davanti ai cronisti presenti, ad Albufeira) e con José Mourinho, ha consegnato alla Roma una versione migliorata dell’ex Inter. 

La difesa granata ha vissuto con terrore ogni stop dell’attaccante giallorosso, impiegato inizialmente sull’out di sinistra (dove si è mosso molto bene) e poi in attacco, prima al fianco di Abraham, poi al suo posto. Ha avuto almeno tre occasioni facili per segnare, ma è anche vero che è stato il giocatore più attivo fra quelli a disposizione di Mourinho, con tre occasioni da gol create per i suoi compagni. Juventus e Tottenham gli hanno fatto il filo per tutta l’estate (i bianconeri anche in primavera), ma la Roma non ha mai fatto un passo indietro sulla valutazione del numero 22 e sulla volontà di trattenerlo a meno di offerte “irrinunciabili”, senza fare sconti. Il momento della svolta, con ogni probabilità, è stato quello in cui Nicolò ha indossato la fascia da capitano, seppur in amichevole, in un momento in cui il suo destino sembrava doversi compiere lontano da Roma e dalla maglia giallorossa.

Così non è stato, anzi: nel test amichevole più importante, contro il Tottenham, Mourinho lo ha schierato dal 1’ insieme agli altri fantastici tre. E lo stesso è successo nella prima partita ufficiale, contro la Salernitana. La risposta di Zaniolo è stata più che positiva, è stato il migliore in campo dei suoi (“premio” che gli hanno conferito anche i tifosi giallorossi alla fine della gara, sui profili social della società), sul suo profilo Instagram ha pubblicato un’immagine che lascia poco spazio a qualsiasi (creativa) interpretazione: “Roma ha vinto”. Al primo appello Nicolò ha risposto presente e lo Special One e i tifosi giallorossi se lo godono.

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