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Roma 2022-23: Cristante rimane la solita certezza

Ogni estate resta fuori dalle formazioni dei giornali, ogni anno gioca. A Salerno Mourinho lo ha preferito al fido Matic ed è stato ripagato col gol vittoria

Bryan Cristante al momento del gol contro la Salernitana

Bryan Cristante al momento del gol contro la Salernitana (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Francesco Oddi
17 Agosto 2022 - 13:50

Quando la tua società prende uno come Matic, che ha quasi 500 gare ufficiali tra Manchester United, Chelsea, Benfica e una nazionale importante come quella serba, uno chiamato direttamente dal tecnico, con cui ha già lavorato in due città diverse con reciproca soddisfazione, qualche domanda saresti autorizzato a fartela. Ma Bryan Cristante è uno che convive da sempre con queste cose: è uno dei quei giocatori che non sono mai titolari nelle formazioni estive, ma poi alla fine il campo lo arano, a forza di percorrerlo.

E lasciano spesso il segno, come ha fatto domenica sera il centrocampista di San Vito al Tagliamento, che ha impedito alla Roma di rimpiangere le molte occasioni non concretizzate a Salerno, nella prima gara ufficiale della stagione 2022-23, la prima in giallorosso di Paulo Dybala (titolare), ma anche di Georginio Wijnaldum (subentrato). La gara in cui si è visto uno Zaniolo che non era in forma così smagliante neppure quando ha deciso la finale di Conference, ma sul tabellino dei marcatori è finito il numero 4, grazie a un sinistro da fuori area, sugli sviluppi di una rimessa laterale di Pellegrini, allontanata dalla difesa, sporcato da un paio di difensori - tra cui l’ex Gyomber - e finito in rete a fil di palo, fuori portata per Sepe.

E così alla prima giornata Cristante ha già eguagliato il bottino di gol in campionato delle stagioni 2019-20 e 2020-21, quella con in panchina Paulo Fonseca, che spesso e volentieri lo ha utilizzato anche come difensore centrale, in una linea a tre. Mentre Gasperini lo schierava da trequartista atipico, chiamato a controllare il playmaker avversario e inserirsi in area.

Investimento pesante

Con ottimi risultati: 3 gol da gennaio a giugno 2017 (aveva iniziato la stagione con il Pescara, destinato a chiudere all’ultimo posto), 8 l’anno dopo, quello che convinse la Roma a mettere mano al portafogli, nel giugno del 2018: l’Atalanta, che lo aveva preso a prezzo di saldo, trovò l’accordo con Monchi per un prestito da 5 milioni, un riscatto già obbligato a 15, più altri 10 di eventuali bonus.

Contratto fino al 2023, che un anno e mezzo dopo (gennaio 2020: nel primo campionato aveva fatto 4 gol) è stato prolungato fino al 2024. Scadenza ravvicinata, di quelle che non fanno stare tranquilli i club: la Roma non considera nessuno incedibile, il friulano non fa eccezione, ma in caso di cessione vuole dettare le condizioni. E così - come per Zaniolo - appena il mercato sarà chiuso, si inizierà a parlare di prolungamento.

Anche perché, con l’addio di Veretout, e il mancato riscatto di Sergio Oliveira, di Cristante c’è ancora bisogno: il 34enne Matic, arrivato con un annuale con opzione, non farà parte a lungo del progetto. Mourinho non ha mai voluto provarlo difensore o trequartista - pur avendo utilizzato sia la difesa a tre che il 4-2-3-1 - ma ci punta molto. Ci parlò a lungo, un anno fa, quando il ragazzo arrivò in ritiro, dopo l’Europeo vinto: non sappiamo di preciso cosa si sono detti, ma di certo si sono capiti.

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