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la festa

22 luglio: la Roma ovunque, dal Pantheon a Castel Sant’Angelo

Migliaia di persone si sono riversate nelle strade del centro per celebrare il club. Cori e passione hanno invaso la città per tutta la notte

I tifosi della Roma davanti al Pantheon

I tifosi della Roma davanti al Pantheon

22 Luglio 2022 - 09:30

Metti una sera di luglio al centro di Roma. L’aria è bollente, il sole calato da qualche ora, ma è la notte ad accendersi. Già diverso tempo prima che l’orologio indichi lo scatto del calendario verso il 22 luglio, data che da queste parti non può che voler dire festa. Colori. Passione. Lo vedi negli sguardi ammirati, forse perfino coinvolti dei turisti che brulicano fra i monumenti della Capitale. Non devono essere in molti quelli che sanno della ricorrenza, a giudicare dalle espressioni meravigliate quando partono i primi cori, si accendono i fumogeni, sventolano le bandiere, pennellando il cielo notturno coi colori di Roma. Sono invece moltissimi i tifosi che si radunano al Pantheon: qualche migliaio, tre, quattro, cinquemila, contarli è impossibile fra le anguste stradine che si dipanano fino a via Uffici del Vicario, dove tutto è cominciato 95 anni fa. È lì che la gente sosta più a lungo. È da un balcone sovrastante che si affacciano una signora e un ragazzino muniti di sciarpa giallorossa. Nel segno della continuità con lo storico luogo. Chi sta in strada invoca un saluto, prontamente eseguito, con tanto di "Olé" della folla in contro-risposta. Sono ovviamente i gruppi della Sud a guidare il corteo, con gli inconfondibili bandieroni che in genere garriscono in Curva. Ma dietro i ragazzi che guidano la parte più calda del tifo è rappresentata ogni generazione. Dai bambini ai più attempati. Ulteriore sintomo di una vera e propria festa di popolo. E sembra davvero ci sia tutta la città a mezzanotte, quando diventa impossibile transitare. Il corteo si muove, è un fiume umano che raggiunge quello d’acqua fino a Castel Sant’Angelo. Sul Lungotevere viene srotolato un gigantesco striscione: "22 luglio 1927", accanto la Lupa e un enorme ritratto di Italo Foschi, il Fondatore. La festa è completa, un’altra notte magica sugella ancora la totale identificazione fra popolo e squadra

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