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L'inglese

Smalling è tornato: intoccabile per Mou, ha giocato più della passata stagione

Il 18 dicembre scorso un suo colpo di testa chiudeva la partita contro l’Atalanta. Una settimana fa il procuratore è stato ricevuto da Pinto a Trigoria

Smalling con Ibanez e Abraham (As Roma via Getty Images)

Smalling con Ibanez e Abraham (As Roma via Getty Images)

04 Marzo 2022 - 10:48

Cinque partite di fila in campo per tutti e 90'. A Chris Smalling non succedeva addirittura da un anno, dal 23 gennaio 2021. Da quella data, per il centrale inglese, è iniziato un vero calvario a livello fisico: nella partita seguente, contro il Verona, era stato costretto ad alzare bandiera bianca dopo 12 minuti e, nei successivi cinque mesi, avrebbe visto il campo, tra Serie A ed Europa League, solamente sei volte. E nemmeno questa stagione, dal punto di vista fisico, era iniziata col piglio giusto per Smalling. Un infortunio patito ad agosto lo aveva costretto a saltare il playoff di Conference League contro il Trabzonspor e le prime due di campionato, contro Fiorentina e Salernitana, oltre alla panchina nella terza giornata contro il Sassuolo. E dopo essere tornato a disposizione di Mourinho, l'inglese, che per età ed esperienza è il leader della linea difensiva romanista, si è fermato di nuovo dopo solamente sei gare e 312' giocati.

Sembrava essere il preludio di un'annata sulla falsariga della precedente, conclusa con 21 presenze totali e 1.360', tanti in meno rispetto ai 3.192' della sua prima stagione in giallorosso, che aveva convinto la Roma a puntare su di lui, intavolando una trattativa infinita con il Manchester United per acquistarlo a titolo definitivo. E invece, anche grazie al lavoro di prevenzione di infortuni che sta facendo il club giallorosso, come ribadito più volte dallo Special One, dopo il problema alla coscia patito contro l'Empoli, è rientrato al centro della difesa e non l'ha più lasciato, tranne che per un problema di lieve entità che lo ha costretto a dare forfait solamente per la partita contro il Cagliari.

Dopo una manciata di minuti col Genoa lo scorso 21 novembre, Smalling ha giocato 13 partite, tutte da titolare e tutte da 90', fatta eccezione per la sfida con lo Spezia del 13 dicembre, quando è stato sostituito al 64'. E proprio contro i liguri all'Olimpico ha trovato il primo gol della sua stagione, bissato da quello realizzato cinque giorni più tardi, il 18 dicembre, in casa dell'Atalanta. Contro i bergamaschi al Gewiss Stadium l'inglese ha sfoderato una delle migliori prestazioni da quando veste la casacca giallorossa: oltre alla rete, decisiva perché permetteva alla Roma di portarsi sul 3-1 al 72' chiudendo di fatto i giochi, in marcatura aveva completamente annullato un cliente scomodo come Duvan Zapata. Si spera, quindi, che i problemi fisici siano definitivamente alle spalle: Smalling, in questa stagione ha collezionato 1.619' tra Serie A, Conference League e Coppa Italia, già 300 in più rispetto alla scorsa stagione. Un sintomo di continuità ritrovata e la strada da perseguire. E sabato pomeriggio all'Olimpico si troverà di fronte proprio l'Atalanta.

Il possibile rinnovo

E intanto la Roma sta ragionando anche sulla possibilità di rinnovare il contratto al difensore inglese, visto che al termine del campionato in corso il numero 6 avrà un solo anno di contratto (la scadenza dell'attuale accordo, infatti, è fissata al 30 giugno del 2023). Una settimana fa, poi, il procuratore dell'inglese, James Featherston, è stato ricevuto da Tiago Pinto nel centro sportivo di Trigoria, proprio per capire le intenzioni del general manager giallorosso e, più in generale della società, nei confronti dell'ex Manchester United. Tra le parti c'è stato solamente un primo approccio, ma un discorso più approfondito in relazione ad un possibile prolungamento del classe 1989 è stato rimandato dal dirigente portoghese al termine della stagione.

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