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Verso il Bologna, dal Franchi a Mapou: la Roma di lunedì

Nel terzo millennio sono diciotto i precedenti con 8 vittorie e 3 sconfitte. Tanti big match con Juve e Milan, ad agosto il 3-3 con l’Atalanta

Mapou esulta dopo il gol alla Lazio, di LaPresse

Mapou esulta dopo il gol alla Lazio, di LaPresse

18 Febbraio 2019 - 11:15

«Siamo tutti parrucchieri», recitava un coro dei tifosi della Roma in un caldo lunedì pomeriggio entrando allo stadio Franchi di Firenze e oggi i giallorossi tornano a giocare nel giorno di riposo degli acconciatori per la sfida contro il Bologna. Nel nuovo millennio, proprio a partire da quella sfida con i Viola, sono 18 le partite giocate dalla Roma di lunedì con un bilancio di 8 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte. L'ultima volta lo schizofrenico 3-3 casalingo contro l'Atalanta con i giallorossi che vanno in vantaggio grazie al tacco di Pastore, si fanno rimontare e superare fino all'1-3, per poi riacciuffarla grazie ai gol di Manolas e Florenzi.

Dal 2011

Il Monday Night è entrato a far parte in maniera costante del menù calcistico italiano a partire dalla stagione 2011-12 e la Roma torna a giocare di lunedì per il big match contro la Juventus: un 1-1 con i gol di De Rossi e Chiellini e con Buffon che para un rigore a Francesco Totti. Nei precedenti di lunedì spiccano diversi big match. Un altro Roma-Juve, finito sempre 1-1 nel 2014-15 (gol di Tevez e Keita), e due sfide con il Milan, una a San Siro e l'altra all'Olimpico terminate con un pareggio (2-2 nel 2013-14) e una vittoria (1-0 gol di Nainggolan nel 2016-17). Poi una gara vinta 1-0 contro il Napoli ancora grazie al centrocampista belga e un derby deciso da un colpo di testa di Yanga-Mbiwa, ma di questo parleremo in seguito. C'è poi un curioso precedente con il Bologna, l'avversario di questa sera. Questa sfida si è già giocata di lunedì allo stadio Olimpico nel 2015-16 con Luciano Spalletti in panchina. Finì 1-1 con i rossoblu in vantaggio grazie a Rossettini e la Roma che pareggia con Salah, fu uno dei pochi passi falsi del tecnico toscano che in quella mezza stagione perse punti solo contro Verona, Juventus, Inter e Atalanta.

«Siamo tutti parrucchieri»

Fino a ora abbiamo passato in rassegna i Monday Night stabiliti dal calendario ma ci sono state due gare giocate di lunedì per cause che potremmo definire di forza maggiore. La prima, l'abbiamo citata all'inizio, è la trasferta del Franchi nella stagione 2000-01: la Roma veleggia verso lo Scudetto e si preannuncia un'invasione giallorossa a Firenze. Mario Sconcerti, allora vicepresidente della Fiorentina, fa pressioni per spostare la gara a lunedì alle 15 per scoraggiare la marea romanista. Già nella settimana che precede il match i tifosi romanisti fanno capire che sono tutt'altro che fiaccati in vista della trasferta del Franchi: «Dal 1° al 31, da gennaio a dicembre, da lunedì a domenica, dall'1 alle 24: giocate quando volete, sempre 15000 saremo», firmato Curva Sud. E infatti il lunedì successivo saranno migliaia quelli che si recheranno al Franchi e oltre 25000 andranno all'Olimpico a vedere il match sui maxi-schermi. La Roma perde 3-1 ma resta comunque un grande momento del tifo romanista. L'altro lunedì anomalo risale al 2015 con il presidente biancoceleste Lotito che chiede e ottiene il rinvio del derby per avere un giorno in più di riposo tra la finale di Coppa Italia con la Juventus e lo spareggio in chiave europea contro la Roma. Tutto inutile perché in coppa trionfano i bianconeri e il derby lo decide una capocciata di Yanga-Mbiwa che spedisce i giallorossi in Champions League. Nella festa del post spunta anche un ironico Florenzi con una maglia che recita così: «Rigiochiamola anche domani...». La Roma quest'anno giocherà ancora di lunedì contro l'Empoli il prossimo 11 marzo, saranno contenti i parrucchieri.

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