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L'analisi

I numeri della Roma: Rui Patricio e Ibañez i più utilizzati

Il centrale brasiliano è il giocatore di movimento rimasto in campo per il maggior numero di minuti. Poi Mancini, Karsdorp e Veretout, nella top ten anche Pellegrini

Ibanez contro la Sampdoria (AS Roma via Getty Images)

Ibanez contro la Sampdoria (AS Roma via Getty Images)

27 Dicembre 2021 - 08:19

Nei campetti disegnati dai giornali sportivi d'estate, schierati con la difesa a 4 che effettivamente Mourinho ha utilizzato fino a novembre (e che ha dichiarato di voler tornare a utilizzare non appena potrà) non c'era posto per Roger Ibañez, chiuso dalla coppia centrale Mancini-Smalling. Solo che il 32enne ex Manchester United ha giocato la sua seconda partita da titolare in campionato solamente un mese fa, il 28 novembre col Torino, saltando 10 convocazioni per infortunio. E così il brasiliano portato in Italia, tenuto in naftalina e poi rivenduto a caro prezzo dall'Atalanta è il giocatore di movimento che ha fatto più minuti in questa stagione: tra campionato e coppe la Roma ha giocato 27 partite ufficiali, e lui ha 27 presenze, anche se il 3 ottobre, con l'Empoli, è entrato solamente al 90'. Le altre 18 di campionato sono intere, 6 intere e 2 da subentrato in Conference, il totale fa 2.226', il 92% del totale, grazie alle gare giocate da terzino in Coppa, una a destra e una a sinistra: più di lui (2.340', il 96%) solo Rui Patricio, che fino all'ultima di Conference, quando ha fatto giocare l'unica stagionale al vice Fuzato, non aveva saltato un minuto. Dietro loro due ci sono Gianluca Mancini (2.143') e Rick Karsdorp (2.075'): il primo, che ha scavalcato Cristante, arrivato un anno prima, come capitano in assenza di Pellegrini, ha giocato 18 volte su 19 in campionato, e l'unica, contro lo Spezia, l'ha saltata perché era arrivato al quinto giallo. Le alternative nel suo caso ci sono, ma lui gioca sempre: come Karsdorp, che però non ha un alter ego alla sua altezza, visto che il vice designato dallo scorso gennaio, l'americano Reynolds, ormai pronto ad andare via, è il 23esimo per minuti giocati, ben staccato (93' contro 163') persino dall'ultimo arrivato, Felix, che peraltro neanche può giocare in coppa perché non è in lista Uefa. A seguire (1.978') Jordan Veretout, un altro che non ha un vero e proprio vice (forse il 19enne Bove, che ha giocato pochino, appena 91', ma con un trend in netta cresciuta, contando che ha fatto minuti in 4 delle ultime 5 gare) e che proprio per questo è stato fatto riposare in Ucraina e in Norvegia, e che col Torino non c'era per somma di cartellini. A completare i magnifici 7 che hanno giocato più del 75% dei minuti Cristante (1.929') e Abraham (1.874'), poi Mkhitaryan, Zaniolo e Pellegrini, che entra nella top ten pur avendo saltato 7 gare per infortunio: nelle prime 8 partite (alla nona, il derby, era squalificato) solo Patricio e Mancini avevano giocato più di lui. Degli epurati dopo Bodø Diawara è quello che ha giocato di più, 307' contro i 246' di Mayoral, che pure ha segnato a Sofia, Darboe il più utilizzato degli ex Primavera, con 229': ha un anno in più di Bove e Zalewski, due rispetto a Volpato, quello che ha giocato meno, appena un minuto, tre in meno rispetto a Missori, il più giovane messo in campo quest'anno.

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