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Di Francesco: "Dobbiamo addormentare le partite. Zaniolo? Si allena come gioca. Cengiz fuori per un po'"

Il tecnico: "Dobbiamo migliorare in difesa, ma se riusciamo a fare tre gol, con i nostri attaccanti che ne hanno fatto pochi, vuol dire che la manovra è di qualità"

Di Francesco durante Roma-Torino, di LaPresse

Di Francesco durante Roma-Torino, di LaPresse

La Redazione
19 Gennaio 2019 - 16:24

Eusebio Di Francesco ha parlato a margine di Roma-Torino, vinta 3-2 dalla Roma. Queste le sue parole.

Di Francesco a Sky Sport

Che sintesi fa della partita?
"Come nostro solito ce la siamo un po' complicata. Inizialmente meritavamo più vantaggio, dovevamo essere più bravi a palleggiare e gestire in certi momenti. Non si può andare sempre a trecento all'ora. Si vuole sempre attaccare, ma in certi momenti bisogna saper addormentare la gara. Fino al 2-1 ho visto grande qualità. Poi abbiamo dimostrato capacità di reagire e di segnare il gol della vittoria".

Dzeko poteva chiudere la partita.
"Lui è troppo importante per me. Ha giocato veramente bene con la squadra. E' mancato nella conclusione, ma lui deve fare gol difficili. Mi auguro che ricominci ora, abbiamo bisogno di lui".

Magari davanti alla propria porta bisogna migliorare.
"Sì, condivido. Ci stiamo lavorando. La squadra nell'ultimo periodo sta lavorando meglio a livello difensivo. Abbiamo lavorato benino, tranne che sul palo di Iago Falque. Karsdorp sta crescendo tanto, ha una propenzione offensiva, ma spesso è attratto dall'uomo: in quel caso invece che andare sull'uomo doveva accompagnare la linea difensiva. Noi ogni errore lo paghiamo profumatamente. Ma se riusciamo a fare tre gol, con i nostri attaccanti che ne hanno fatto pochi, vuol dire che la manovra corale è di qualità".

Stanno lavorando bene i giocatori. 
"Sì, l'ho detto anche in conferenza. Ma dobbiamo lavorare un pochino più insieme in fase difensiva. A volte bisogna essere meno aggressivi e leggerla meglio, senza permettere all'avversario di ripartire. Sono convinto che troveremo l'equilibrio".

Cosa vede nel gol di Zaniolo?
"Caparbietà, forza fisica. Crede nelle sue possibilità e non molla niente. Parte da una grande fase difensiva, ha recuperato non so quanti palloni. Ha enorme aggressività. Si allena come gioca".

Questi cambi di gerarchia interna ti hanno portato a cambiare filosofia di gioco?
"Sì, di fatti Cristante era trequartista, Pellegrini era mediano... Sanno intercambiarsi tra di loro, si aiutano. Sono in continuo movimento. Pecchiamo in quella che è la fase tattica e rimediamo con generosità e voglia di correre insieme. Nzonzi si è allenato solo ieri, ma è molto importante, ha giocato tantissimo. Cengiz credo che starà fuori per un po'. Sono soluzioni che ci fanno crescere".

Di Francesco a Roma Tv

Finalmente ritrovato il passo giusto?
"Dobbiamo continuare così, abbiamo commesso qualche errore di troppo però mi piace questa idea di calcio della squadra. Dobbiamo migliorare qualcosa nella difesa collettiva e non possiamo sempre a andare a 300 all'ora. Ma questo fa parte del percorso di crescita".

Qualche problema di gestione del vantaggio?
In alcuni momenti devi rallentare il gioco, ci siamo allungati troppo facendo come volevano loro che spesso cercavano gli attaccanti. In alcune situazioni e sulle seconde palle dove siamo meno furbi, meno smaliziati. Dobbiamo lavorare più da squadra.

Vittoria importante ma non si riesce a gestire il risultato? Perché?
"Lo scorso anno avevamo un centrocampo più esperto che ci faceva gestire le partite e vincere 1-0. Questo è un percorso da fare, serve tempo. Sono piccole cose che rischiano di dare forza agli avversari, i gol presi oggi lo dimostrano. Non è mai facile allenare sulle seconde palle quando si predilige la costruzione".

Il 4-2-4 è una scelta tattica che si può riproporre?
"Può essere riproposto, soprattutto se Patrik dovesse entrare bene come oggi. Serve però il sacrificio di tutti, Zaniolo esterno può dare più equilibrio, sarebbe una finta ala. Possiamo permettercelo, mi piace. Magari non sempre però. Abbiamo tanti margini di miglioramento".

Centrocampo offensivo, con qualità, che spinge e vuole proporre.
"Non ce lo possiamo permettere sempre, ma questa mentalità mi piace".

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