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Di Francesco: "Sono contento per la reazione che ha avuto la squadra"

Il tecnico giallorosso nel post-partita: "La differenza tra noi e loro è che loro appena avevano la possibilità andavano a calciare in porta"

La Redazione
22 Dicembre 2018 - 22:03

Eusebio Di Francesco ha parlato nel post-partita di Juventus-Roma commentando la sconfitta dei giallorossi all'Allianz Stadium. Queste le sue parole:

DAZN

Una Roma diversa nel secondo tempo rispetto al primo tempo, come te lo spieghi?
"Allora anche la Juve ha avuto due partite differenti, perché in una partita ci sta che una squadra possa fare meglio in un tempo e poi magari l'altra in quello successivo. Io dico che la squadra viveva anche le paure delle partite precedenti, poi nel secondo tempo si è lasciata andare nelle situazioni, ha accettato più duelli, che era quello che volevo anche inizialmente, e siamo stati anche bravi a gestire la palla. Però anche nel primo tempo, rivedendo le immagini, noi abbiamo fatto delle buone aggressioni. Siamo mancati nelle scelte finali e nell'andare a recuperare palla nella metà campo della Juve. La differenza tra noi e loro è che loro appena avevano la possibilità andavano a calciare in porta e questa è stata un po' la differenza che si vede tra le squadre in termini di maturità di rosa. Però oltre questa differenza sono contento per la reazione che ha avuto la squadra".

Nel primo tempo sei partito con la difesa a tre?
"Cercavo di dare più densità centralmente cercando di far impostare anche meglio palla a Kolarov, avvicinare un po' più i due attaccanti per creare linee di passaggio importanti. Sapevamo di venire da un momento difficile e cercavamo di avere anche un impatto migliore fisicamente. Devo dire che in alcuni momenti lo abbiamo fatto bene, in altri un po' meno".

Tante cose positive rispetto alle scorse partite. Quale cosa ti porterai nelle prossime sfide?
"L'atteggiamento, la voglia di giocare nell'uno contro uno contro grandi giocatori. E spesso andare a fare un ottimo palleggio nella metà campo avversario. Quello che ci è mancato un po' secondo me è stato l'andare a finalizzare e concretizzare la grande mole di gioco che abbiamo fatto nel secondo tempo. Tenere la Juve per tanto tempo nella propria metà campo, qui allo Stadium, non è facile, ma la squadra è stata brava in questo, però poi bisogna anche andare a concretizzare. Su questo però ci manca ancora un po' di malizia... no, di esperienza, con i ragazzi davanti, nell'andare a scegliere le soluzioni migliori quando siamo bravi a sviluppare il gioco o a recuperare la palla in avanti".

Schick?
"Patrik ha giocato tutta la partita, secondo me è stato nella partita. E' un attaccante e ci aspettiamo che possa arrivare più volte alla conclusione. Oggi però non era facile ed è normale che possa non aver interpretato al meglio quello che gli ho chiesto. Però è anche normale che da un attaccante come lui ci si aspetti che possa andare alla conclusione con più facilità. Magari in alcuni momenti della partita, quando c'erano alcune palle aperte o dei cross, lui poteva andarci con più decisione. Però alla fine credo che abbia dato un ottimo contributo alla squadra".

Sky

Oggi ha visto qualcosa di diverso, nonostante la sconfitta? 
"Oggi il Genoa ha vinto 3-1, non mi sembra la peggior squadra del momento. Anche stasera abbiamo fatto con più coraggio il secondo tempo e abbiamo messo un po' alle corde la Juve anche se non abbiamo creato tantissimo perché siamo mancati nell'andare a fare la scelta decisiva importante. Loro beccano sempre la porta con Ronaldo, la differenza sta qua. Devi avere la capacità di essere concreto come la Juve nel percorso che sta facendo".

Era previsto il cambio di modulo nel secondo tempo?
"No, abbiamo fatto benino nel togliere gli appoggi e andare nell'1-1, abbiamo recuperato diversi palloni. Saltata la pressione, qualche rischio in più lo abbiamo preso, loro giocano con 3 attaccanti in un 4-3-3 non puro, giocano molto dentro coi 2 attaccanti, cercavo riferimenti e dando solidità con Florenzi che si alzava su De Sciglio. Abbiamo fatto meglio nel secondo tempo come desiderio di andare a riprendere la partita, come atteggiamento e personalità. Una squadra ferita da questo periodo inizialmente era più timorosa, commettiamo ingenuità come sul gol e la palla che abbiamo perso. Il gol di Mandzukic? Tutti i 7-8 che ha fatto li fa sull'ultimo difensore e il gol che ha fatto oggi lo ha fatto".

Perché non ha indicato i cerchietti rossi? 
"Perché sulla lavagna siamo tutti grandi allenatori, come voi lì in studio, nella dinamica il calcio è differente. L'errore iniziale all'inizio ci può stare, Davide doveva andare incontro alla palla e si cerca di coprirla. a scelta di mettere Santon lì è che rispetto a Florenzi aveva maggior fisicità su certe palle".

Nel primo tempo avete concesso tanto...
"E' la verità ma anche la Juve nel secondo tempo non ha fatto la partita che doveva fare. Ci sta di concedere un tempo a una squadra importante come la Juve, tu devi fare meglio successivamente come avresti potuto fare nel primo tempo e magari avremmo preso gol nel secondo. Avrei voluto situazioni differenti ma loro sono stati più bravi di noi nell'andare a creare certe occasioni".

Mancano le conclusioni
"Potevamo fare di più, quando si gioca a certi livelli la differenza la fa l'1 contro 1 e noi ne abbiamo fatti troppo pochi per mettere in difficoltà la Juve. Il nostro difetto sta nella fase difensiva, nel secondo tempo la squadra mi è piaciuta, Manolas ha fatto tanti duelli individuali che devi fare per diventare grande, devi avere la capacità di accettare l'1 contro 1, noi a volte l'abbiamo un po' subito".

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