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Attaccante moderno e pupillo di Lampard: ecco Abraham

È alto ed è cattivo dentro l'area di rigore. Scuola Blues, è esploso in Championship con il Bristol City. L'ex tecnico aveva scommesso su di lui

Tammy Abraham e Frank Lampard @ Getty Images

Tammy Abraham e Frank Lampard @ Getty Images

15 Agosto 2021 - 08:25

Se per gli attaccanti a parlare devono essere i numeri, Tammy Abraham può guardare fieramente negli occhi tanti colleghi di reparto. È uno cresciuto nel vivaio del Chelsea, ma che a Stamford Bridge difficilmente ha trovato qualcuno che puntasse su di lui con continuità. Nel dubbio, partendo dalla tripletta segnata in Fa Youth Cup con la selezione Under 18 dei londinesi del 28 gennaio 2015, ha fatto registrare 125 gol in 266 presenze in tutte le competizioni, 103 dei quali da professionista.

Tra Bristol City e Villans

Dopo la trafila nelle giovanili e due Youth League vinte, l'allora tecnico del Chelsea Guus Hiddink decide di farlo esordire in Premier League, il 16 maggio 2016 contro il Liverpool. Nell'agosto di quell'anno, il classe a' 97 viene mandato in prestito al Bristol City in Championship dove trova subito un'importante regolarità sotto porta. Sono 48 le presenze in tutte le competizioni, condite da 26 reti, 4 assist e un record: è il più giovane ad aver raggiunto quota 16 gol prima dei vent'anni nella seconda serie inglese. Il Chelsea lo vede crescere e gli rinnova il contratto di cinque anni, prima di mandarlo allo Swansea: meno brillanti i numeri con i Seagulls, ma comunque una crescita costante e tutta l'esperienza che il calcio inglese può dare a un giovane centravanti. È la sua stagione 2018-19 giocata con l'Aston Villa a confermarlo come un prospetto interessantissimo. Sono i suoi 26 gol in 40 partite che regalano ai Villans la promozione in Premier, al posto del Derby County allenato da Frank Lampard. Lo stesso Frank Lampard che nel 2019 torna al Chelsea di cui ha scritto la storia da calciatore e lo fa senza avere alcun dubbio su chi debba indossare la maglia numero 9: Kevin Oghenetega Tamaraebi Bakumo-Abraham, detto Tammy. È il suo pupillo e l'ex centrocampista è il primo a puntare su di lui: viene ringraziato con 15 reti in 34 partite di Premier e il quarto posto in tasca ai Blues. Nel gennaio successivo Lampard viene esonerato (fino a quel momento Abraham è sempre titolare) e l'arrivo di Tuchel segna indirettamente l'inizio dell'allontanamento del prodotto del vivaio da Stamford Bridge.

Tammy è un centravanti moderno, alto 190 cm e all'occorrenza capace di spaziare su più fronti dell'attacco ma le sue caratteristiche non soddisfano il tecnico tedesco che gli concede 7 presenze in totale. Non si è fidato di lui e ne ha arrestato la continuità: a essere convinta delle sue caratteristiche è la Roma, pronta a puntare su di lui come ha fatto solo Lampard.

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