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Mondiali: tifoso inglese fermato per aver imbrattato la statua di Cherenkov

L'uomo si è scusato per l'azione commessa: "Mi dispiace e mi vergogno". Il direttore dello Spartak Mosca, Fedun: "Deve essere estradato dalla Russia"

La Redazione
04 Luglio 2018 - 12:59

Dopo la partita di ieri sera, che ha visto l'Inghilterra superare ai rigori la Colombia, un tifoso inglese è stato fermato dalla polizia russa per aver imbrattato la statua di Fyodor Cherenkov con la scritta "ENGLAND". La leggenda dello Spartak Mosca e ex giocatore della nazionale dell'Unione Sovietica venne definito da Robert Edelman (autore di un libro sulla storia del glorioso club russo) come "il più longevo e il più amato tra tutti i giocatori dello Spartak".

Come riporta Ansa, l'inglese si è subito scusato per l'azione commessa: "Mi dispiace e mi vergogno. Se avessi saputo che la mia azione avrebbe offeso delle persone non l'avrei mai fatto. Chiedo scusa". La scritta è stata subito rimossa, ma il direttore dello Spartak, Andrey Fedun, ha dichiarato: "Il tifoso inglese deve essere estradato dalla Russia. Il vandalismo non è mai stato un fatto positivo per nessuno. Quello che è successo oggi nel nostro stadio è orribile".

Un tifoso dello Spartak, intervistato da Il Romanista, ha spiegato il legame indissolubile che esiste tra la tifoseria del club russo e Fyodor Cherenkov: "Fa male vedere una cosa del genere. Cherenkov è considerato la nostra più grande leggenda dopo i fratelli Starostins, che hanno fondato il club. Alcune persone lo chiamano 'santo', perché non ha mai fatto nulla di sbagliato. Ha giocato più partite di chiunque altro con la maglia dello Spartak. Quando ha iniziato la sua carriera era piccolo e molto magro, ma aveva una grande tecnica e per questo Beskov, uno dei migliori allenatori della nostra storia, lo ha preso in squadra. Lui non ha giocato tantissimo con la nazionale perché il commissario tecnico Lobanovsky era anche l'allenatore della Dynamo Kiev, la principale rivale dello Spartak nel calcio dell'Unione Sovietica. Alcuni, poi, avevano messo in giro la voce che lui fosse convinto di poter giocare bene solamente negli anni dispari, perché venne nominato Giocatore dell'Anno dell'Unione Sovietica nel 1983 e nel 1989. Ma lui è stato semplicemente uno dei più grandi giocatori della nostra storia, per questo abbiamo una sua statua di fronte all'Otkrytie Arena, la nostra casa".

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