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L'attacco di Simeone all'Argentina: "Mancanza di leadership. Regna l'anarchia"

Il Cholo in una nota vocale al suo vice Burgos attacca anche Messi: "Lionel è bravo, un buon giocatore, ma te chi sceglieresti tra lui e Cristiano Ronaldo?"

23 Giugno 2018 - 09:00

Bufera in casa Argentina dopo la sconfitta con la Croazia e una qualificazione sempre più complicata. Nell'occhio del ciclone il ct Jorge Sampaoli, considerato il colpevole numero uno dell'unico punto raccolto nelle prime due giornate. Ad alimentare il fuoco delle polemiche è arrivata la nota vocale con protagonisti l'allenatore e il vice dell'Atletico Madrid, ovvero Simeone e Burgos. L'audio, pur essendo privato, è finito nelle mani della radio spagnola Onda Cero diventando così l'ennesimo attacco diretto nei confronti non solo del ct, ma anche di alcuni protagonisti in negativo come il portiere Caballero e la stella Messi.

«Quello che sta succedendo è il risultato di anarchia, mancanza di leadership da parte di chi guida la squadra e dei giocatori stessi – le parole di Simeone al fidato collaboratore ‘Mono' – Sampaoli avrebbe dovuto giocare con la Croazia con l'undici che ha sfidato l'Islanda, e viceversa. Alla fine però credo che passeremo comunque il turno. Diciamo sempre che i calciatori sono la cosa più importante, ma anche gli allenatori hanno il loro peso e quando sbagliano l'errore è più pesante di quello di un giocatore». Acclamato dalla tifoseria argentina come sostituto ideale di Sampaoli, Simeone non ha inoltre risparmiato alcune frecciatine nei confronti di Caballero reo di "aver sbagliato nelle amichevoli con Spagna e Italia" e quindi di non essere all'altezza del ruolo, ma soprattutto di Messi. «Lionel è molto bravo, è un buon giocatore, ma te chi sceglieresti tra lui e Cristiano Ronaldo?», la domanda senza risposta indirizzata a Burgos ma formulata in una maniera tale che ha già in sé la risposta esatta.

Critiche a Sampaoli che nelle scorse ore hanno portato la Federazione a valutare un esonero durante la Coppa del Mondo, con il nome di Burruchaga in pole position. Sebra che lo spogliatoio sia praticamente tutto contro il ct e non lo voglia più in panchina. Decisione, quella dell'esonero, che sembra scontrarsi contro l'ostacolo del quinquennale da circa 2 milioni a stagione firmato nel giugno del 2017. Le polemiche nei confronti del ct non si fermano però al solo Simeone. Al termine della sfida con la Croazia, infatti, il ‘Kun' Aguero ha risposto alle dichiarazioni del suo commissario tecnico in merito ad una rosa che non si sarebbe adattata al suo progetto. «Dica ciò che vuole», la piccata risposta del centravanti e unico marcatore argentino a Russia 2018. Parole a cui si sono aggiunte quelle ben più ironiche del croato Vrsaljko: «Gli argentini cadevano a terra come femminucce. Sampaoli diceva che ci avrebbero dominati, non so che partite guardi».

Il ct argentino è finito nel mirino anche di alcuni calciatori romanisti, complice la scelta di privarsi di Federico Fazio in entrambe le sfide. Dopo l'ironia di Juan Jesus in seguito al mancato utilizzo del compagno di club contro l'Islanda, è arrivata la storia su Instagram di Kevin Strootman perplesso di fronte alle scelte del commissario tecnico argentino. Sono ore caldissime nel ritiro dell'Argentina, sospesa tra una qualificazione sempre più lontana e il destino di un Jorge Sampaoli destinato ad abbandonare la panchina della Albiceleste al termine della Coppa del Mondo. O forse anche prima.

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